BRUXELLES – “Il 46% del territorio in Europa è a rischio siccità”. È quanto si evince da un rapporto del Centro ricerca della Commissione Ue sulla critica situazione in tutta Europa. Ovvero che una parte preoccupante del territorio dell’Ue “è attualmente esposta a livelli di allarme (46%) e di allerta (11%) per la siccità, associata al deficit di umidità del suolo e allo stress della vegetazione”.
Rischio siccità
Secondo la commissaria dell’Ue, Mariya Gabriel “i cambiamenti climatici stanno aumentando il rischio di gravi siccità e incendi boschivi in tutto il mondo. Il Centro comune di ricerca utilizza la scienza e la tecnologia per monitorare i cambiamenti climatici. Con questo rapporto, abbiamo una migliore comprensione della situazione per proteggere le nostre foreste, le colture e l’acqua”. Infatti Il rapporto spiega bene come “lo stress idrico e termico stia causando un calo delle rese dei raccolti, in una prospettiva già negativa per i cereali e altre colture
I Paesi a rischio
E, sull’Ue, sono “Francia, Romania, Spagna, Portogallo e Italia che dovranno probabilmente far fronte a questo calo delle rese agricole”, oltr4e anche a “Germania, Polonia, Ungheria, Slovenia e Croazia”. Nel nostro Paese è fin troppo chiara l’emergenza del fiume Po’, con un livello si siccità mai affrontato prima d’ora. Sono cinque le Regioni italiane che hanno dichiarato “un’intensa siccità” e le conseguenziali restrizioni d’uso nei comuni.
Il monito
E, in apertura del ‘Petersberg Climate Dialogue’ di Berlino, una due giorni dedicata all’emergenza climatica il Segretario generale Onu António Guterres non ha usato mezzi termini per sottolineare la grossa criticità: “L’umanità rischia un suicidio collettivo”.
