Undici scafisti fermati per lo sbarco dei 400 migranti a Pozzallo: ci sono 30 dispersi

Sono undici le persone sottoposte a fermo dalla polizia di Ragusa. In seguito allo sbarco a Pozzallo dei migranti che erano a bordo di un barcone. Si tratta dell'intero equipaggio di scafisti e del comandante, tutti di origine tunisina, egiziana e siriana

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Foto LaPresse/Stefano Cavicchi

RAGUSA (LaPresse) – Undici scafisti fermati per lo sbarco dei 400 migranti a Pozzallo: ci sono 30 dispersi. Sono undici le persone sottoposte a fermo dalla polizia di Ragusa. In seguito allo sbarco a Pozzallo dei migranti che erano a bordo di un barcone. Si tratta dell’intero equipaggio di scafisti e del comandante, tutti di origine tunisina, egiziana e siriana. L’identificazione e il fermo degli scafisti è stato possibile grazie ai racconti e alle testimonianze dei migranti. Il capitano, egiziano, era già stato arrestato nel 2004 ad Agrigento, sempre per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I quasi 300 migranti eritrei hanno pagato in media 10.000 euro circa per raggiungere l’Europa effettuando diversi passaggi da più Paesi, mentre i somali ne hanno pagati in media 6.000.

Scafisti fermati, alcuni somali raccontano di 30 connazionali che si sono buttati in acqua

Alcuni migranti somali sbarcati dalle navi Protector e Monte Sperone P01 a Pozzallo (Ragusa) hanno raccontato che un gruppo di circa 30 loro connazionali, non appena ha notato un’unità navale italiana nei pressi di Linosa, ha deciso di buttarsi in acqua per raggiungerla a nuoto. I migranti sono stati soccorsi in 34 da due motovedette della capitaneria di porto ed una della guardia di finanza. Tre parenti di origine somale hanno riferito che 4 migranti non sono riusciti a raggiungere l’imbarcazione di soccorso e che si sono perse le loro tracce.

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