Usa la carta del conducente della moglie per aggirare il cronotachigrafo, camionista multato

La polizia di Stato, lungo l'autostrada A28 a Cimpello di Fiume Veneto (Pordenone), ha accertato un sistema per falsare le risultanze della scatola nera dei mezzi commerciali, il cronotachigrafo

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

FIUME VENETO (Pordenone) – La polizia di Stato, lungo l’autostrada A28 a Cimpello di Fiume Veneto (Pordenone), ha accertato un sistema per falsare le risultanze della scatola nera dei mezzi commerciali, il cronotachigrafo. I poliziotti della Stradale di Pordenone, controllando i dati registrati dal cronotachigrafo, hanno accertato che il conducente, straniero, per far risultare il rispetto dei tempi di guida e di riposo imposti dalla normativa europea, nell’ultima settimana aveva utilizzato la carta del conducente (ovvero la scheda personale col microchip per la registrazione) intestata alla moglie, assente per la durata dei viaggi, scambiandola con la propria. Così facendo aveva più volte superato i tempi massimi di guida e omesso le pause e i riposi giornalieri. In un giorno, in particolare, aveva guidato per 13 ore consecutive (il limite massimo è di 10 ore) e riposato per 4 ore (il minimo è 9 ore). Molteplici le sanzioni elevate, per un ammontare complessivo di 4.000 euro e con ritiro per la sospensione della patente di guida. Sanzionata, in concorso, anche la moglie titolare della scheda indebitamente utilizzata (alla quale è stata sequestrata amministrativamente la carta conducente) e all’impresa di autotrasporto sarà inviata l’ispezione dell’ufficio del Lavoro.

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