WASHINGTON – Dopo un lungo braccio di ferro tra i democratici e Trump sulla questione della costruzione di un muro al confine tra Messico e Usa, sembra che le due parti abbiano raggiunto un compromesso. Quello, cioè, di realizzare una rete al posto del muro.
Quanta differenza ci sia tra le due proposte è una domanda che molti americani si stanno ponendo.
Usa, l’accordo “in linea di principio” tra democratici e repubblicani
Una differenza sostanziale c’è, ed è quella che porta il marchio del dollaro. Il partito democratico sosteneva inammissibile la proposta dei repubblicani di spendere più di 5 miliardi per dividere la frontiera americana da quella messicana. L’accordo raggiunto taglia la spesa di due miliardi, poiché la costruzione del reticolato con guardie annesse prevede un finanziamento di “soli” 3. Il reticolato verrà a costare 1,3 miliardi, mentre ne serviranno altri 1,7 per la sua sorveglianza. E’ questo l’accordo “in linea di principio” che i negoziatori democratici e repubblicani hanno raggiunto nella notte italiana a Washington.
Come sarà la rete al confine tra Messico e Stati Uniti
Sembrava si trattasse anche di una battaglia ideologica, oltre che politica. E invece no: alla fine Donald Trump ha ottenuto quel che desiderava dall’inizio del suo mandato. Messico e Stati Uniti saranno separati da una rete con dissuasori, e forse con delle lamelle di acciaio del tipo di quello già esistente in alcune punti del confine. Non sarà il muro di acciaio che il tycoon vedeva nei suoi sogni, ma il concetto è esattamente lo stesso. Con il suo prolungare senza precedenti lo shutdown, ovvero lo stop di tutte le attività federali del governo, il leader degli Usa ha comunque portato a casa un’altra schiacciante vittoria.
