Vaccini, Sileri: “Sui bambini mi aspetto resistenze ma almeno la metà lo faccia”

L'intervento del sottosegretario alla Salute

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

TORINO – “I genitori sottoporranno i figli al vaccino? Mi aspetto una resistenza. Anche tra i 12 e i 15 anni, del resto, la percentuale di vaccinati è più bassa. Ma, da medico, mi auguro che almeno la metà dei 3,2 milioni di italiani tra i 5 e gli 11 anni, si vaccini. Prima ancora che per bloccare la circolazione del virus, nell’interesse dei bambini. Gli effetti della malattia, nel lungo periodo, sono subdoli e non risparmiano i giovani. Il Covid è meglio non prenderselo, a nessuna età”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri in una intervista al Corriere della Sera.

“L’obbligo di green pass è, insieme all’ottima risposta degli italiani alla campagna vaccinale, quello che ci ha protetto da situazioni di contagio fuori controllo. In Francia, dove non c’è un obbligo di green pass così stringente, il tasso di ospedalizzazione è ben più severo. La nostra strategia spinge la vaccinazione e, attraverso i tamponi di chi non si vaccina, permette di far emergere i contagi che altrimenti non conosceremmo – ha aggiunto – Una proroga del green pass obbligatorio oltre il 31 dicembre? Sicuramente non è pensabile che quell’obbligo cada mentre sono in vigore le altre limitazioni. Diciamo che sarà l’ultimo obbligo a venire meno. E ci vorranno molti mesi. Così come, considerando la nuova ondata, è improbabile si possa fare a meno dello stato di emergenza”.

Sileri ha poi specificato che la terza dose per tutti “non è imminente ma ritengo sarà indispensabile – ha aggiunto – La platea si allargherà tra dicembre e gennaio, cioè alla scadenza dei sei mesi dall’avvio della campagna di vaccinazione di massa”.

(LaPresse)

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