Vacciniamoci, smetteranno di fare propaganda politica sulla salute della gente

Foto Michele Nucci/LaPresse

Grazie al nostro pittoresco governatore, noi campani possiamo guardare alla gestione dell’emergenza Covid da parte della classe politica italiana con un certo disincanto. Se il governo dice una cosa, Vincenzo De Luca dice l’esatto contrario. Se da Roma ci dicono che possiamo togliere la mascherina all’aperto, il salernitano dice il contrario.
Se dicono sì alla vaccinazione eterologa, De Luca la vieta. Se ci dicono che anche da noi i ristoranti possono riaprire, lo Sceriffo chiude tutto. Se il governo ritarda di qualche giorno nella distribuzione dei vaccini, lui ordina lo Sputnik direttamente alla Russia. Poco conta se così si buttano i soldi alle ortiche, perché il vaccino non è approvato dall’agenzia del farmaco. Lo scorso anno, in piena emergenza, il Nostro sfidò al duello il governo persino sulle elezioni. Si può votare in piena emergenza, diceva allora, quando il pubblico impaurito ancora applaudiva il suo ostentato decisionismo. A tenergli bordone, oltre ad altri 4 colleghi di altre regioni, autorevoli scienziati come Pier Luigi Lopalco. Quel virologo televisivo che guarda caso, subito dopo la campagna pro-elezioni, è diventato assessore di Michele Emiliano, presidente della Puglia anche lui schierato con De Luca.
Il risultato è che soprattutto i campani (ma non sono gli unici) hanno l’impressione che in tutto questo bailamme ci sia poco di scientifico. Conta solo il numero di like che questa o quella dichiarazione, questa o quella presa di posizione, questo o quello slogan, riescono a riscuotere sui social. La polemica urbi et orbi, ce lo insegna la televisione, paga sempre. Il merito passa in secondo piano, anche grazie a un mondo scientifico diviso, rissoso e a volte sensibile alle sollecitazioni della politica.
Come se ne esce? Innanzitutto superando il più rapidamente possibile questa emergenza, da questa notte in cui tutti i gatti sono grigi. Nell’unico modo possibile: vaccinandosi. Prima togliamo ai nostri politici il principale tema di propaganda, prima metteremo fine a questo teatro del grottesco. Senza virus tra i piedi, i nostri re saranno nudi e potremo tornare a parlare di cosa fanno per la nostra sanità, per sostenere le nostre imprese, per la scuola, per i trasporti, per il sociale, per la cultura. E vedremo quanti like riusciranno a ottenere.

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