Vaiolo scimmie, Oms: “In Europa 12mila casi in aumento anche fra donne e bimbi”

In Europa l'epidemia di vaiolo delle scimmie "ha visto il virus estendere la sua portata rapidamente, con 37 paesi colpiti con prove di una trasmissione locale continua".

La sede italiana dell'Oms (Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse)

ROMA – In Europa l’epidemia di vaiolo delle scimmie “ha visto il virus estendere la sua portata rapidamente, con 37 paesi colpiti con prove di una trasmissione locale continua”. Dal 13 maggio al 22 luglio sono stati segnalati “quasi 12mila casi probabili o confermati, per lo più tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, di cui l’8% è stato ricoverato in ospedale con, fortunatamente, nessun decesso fino ad oggi”. Lo ha detto il direttore regionale dell’OMS per l’Europa, Hans Kluge. “Al di là delle reti sociali e sessuali è chiaro che i casi in altri gruppi della popolazione, comprese donne e bambini – alcuni dei quali potrebbero essere vulnerabili a malattie più gravi – sono in aumento, sebbene questi rimangano minimi”, ha aggiunto Kluge. “La trasmissione sessuale a stretto contatto è la modalità chiave di diffusione, ma i casi vengono rilevati attraverso episodi di trasmissione domestica e talvolta senza una chiara cronologia di esposizione”, ha concluso.  Il vaccino non è il “proiettile d’argento” contro il vaiolo delle scimmie. Il funzionario dell’Organizzazione mondiale della Sanità inoltre chiede agli Stati, anche quelli che non hanno ancora segnalato casi, di “agire” aumentando “in modo significativo e rapido le capacità nazionali di sorveglianza, indagine, diagnostica e tracciamento dei contatti del vaiolo delle scimmie per aiutare a identificare e tenere traccia di ogni possibile caso”. Secondo Kluge infatti è “probabile” che molti casi non vengano rilevati, “alimentando ulteriormente l’epidemia”.

LaPresse

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