Vaticano, è morto il cardinale Silvestrini: il grande diplomatico dei papi

Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, per decenni ha ricoperto per conto della Santa Sede incarichi politici ai più alti livelli

© Marco Merlini / LaPresse

CITTA’ DEL VATICANO – Si è spento a 95 anni Achille Silvestrini, il grande diplomatico del Vaticano.

Prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, per decenni ha ricoperto per conto della Santa Sede incarichi politici ai più alti livelli. Braccio destro dei segretari di Stato Domenico Tardini e Amleto Giovanni Cicognani, ha viaggiato con l’arcivescovo Agostino Casaroli nel periodo dell’Ostpolitik. E guidato poi le trattative con le autorità italiane per la revisione del Concordato lateranense.

I primi incarichi

Nel 1952 entrò nella Pontificia Accademia Ecclesiastica e già l’anno successivo, il primo dicembre 1953, nel servizio diplomatico della Sezione per gli affari ecclesiastici straordinari della Segreteria di Stato, occupandosi del Vietnam, della Cina, dell’Indonesia. E, in generale, del sud-est asiatico.

Al Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa, nuova denominazione assunta dalla Sezione per gli affari ecclesiastici straordinari, si occupò del Settore organizzazioni internazionali (pace, disarmo e diritti dell’uomo). Nel 1971 accompagnò l’arcivescovo Agostino Casaroli nella visita a Mosca. Per depositare lo strumento di adesione della Santa Sede al Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari.

Inoltre, nel 1972 fu designato delegato-aggiunto alle consultazioni di Helsinki in preparazione della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa. Partecipando poi, a Helsinki e a Ginevra, a tutte le fasi della Conferenza. Nel 1977 è stato capo-delegazione aggiunto alla Riunione di Belgrado, per la verifica e lo sviluppo dell’atto finale di Helsinki.

Fu a capo della delegazione della Santa Sede

Nominato segretario del Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa nel 1979, guidò la delegazione della Santa Sede per la revisione del Concordato lateranense, trattative condotte con le autorità italiane fino alla firma dell’Accordo del 18 febbraio 1984.

Le missioni diplomatiche che ha portato a termine in quegli anni non si contano. Rappresentante della Santa Sede da Madrid a Malta, passando per Buenos Aires, le Malvine-Falklands, il Nicaragua, El Salvador, Libano e la Siria.

Silvestrini diventa cardinale

Fu Giovanni Paolo II a crearlo cardinale, nel concistoro del 28 giugno 1988. Dal 24 maggio 1991 al 25 novembre 2000 ha ricoperto l’incarico di prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

Come sacerdote, ha sempre lavorato tra i giovani di ‘Villa Nazareth’, fondata nel 1945 dal cardinale Tardini. Dalla comunità di ex-alunni laureati, professionisti e amici che lui stesso decise di animare alla fine degli anni Sessanta, nel 1986 nacque la Fondazione ‘Comunità Domenico Tardini’.

Avendo più di ottant’anni, il Silvestrini era cardinale non elettore del collegio cardinalizio, che con la sua morte resta composto da 215 porporati, 118 elettori e 97 non elettori.

(LaPresse)

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