Vibo Valentia, ucciso con una autobomba a Limbadi: 6 fermi

Partono gli arresti dopo il dramma avvenuto in Calabria ad aprile

LaPresse - Tiziano Manzoni

Vibo Valentia (LaPresse) – Operazione antimafia a Limbadi dei carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e del Ros. Stanno eseguendo, infatti, 6 provvedimenti di fermo a carico di altrettanti esponenti delle famiglie Mancuso-Di Grillo di Limbadi, autori di un omicidio con una autobomba. I fermi sono scaturiti dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. A seguito dell’omicidio di Matteo Vinci avvenuto il 9 aprile a Limbadi con un ordigno esplosivo sull’auto su cui viaggiava assieme al padre, rimasto gravemente ferito. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa. Si terrà, dunque, alle ore 10.30 al comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia alla presenza del procuratore Gratteri.

Il dramma si è registrato lo scorso aprile

È stata una autobomba e non un incidente a provocare la morte di Matteo Vinci, 42 anni di Limbadi e ferire gravemente il padre ora in una dura battaglia tra la vita e la morte.

Altro sangue a testimoniare il clima di forte tensione, di difficoltà e delicatezza che interessa la provincia di Vibo Valentia. Si continua ad uccidere posizionando un ordigno nel vano del portabagagli. Vicinanza e gratitudine alle Forze dell’Ordine che senza sosta e con grande senso del dovere, lavorano per vincere questa battaglia di liberazione dalla violenza e l’oppressione“. Così su fb il coordinamento provinciale dell’associazione Libera di Vibo Valentia.

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