Violenza sessuale e botte nella movida

Una 15enne costretta ad un rapporto orale da 2 coetanei, una 16enne pestata dal branco

MADDALONI – Movida violenta con sesso e pestaggio a Maddaloni. Due episodi si sono consumati in 4 giorni. Il primo ha visto una ragazza violentata da due coetanei. La 15enne ha raccontato di essere stata costretta d un rapporto orale da un coetaneo e da un 16enne. Dopo qualche tentennamento, con la famiglia e l’aiuto di specialisti, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri che stanno indagando sulla vicenda coordinati dalla Procura della Repubblica presso il tribunale dei Minorenni di Napoli. Il secondo episodio si è invece consumato sabato sera in piazza Ferraro. Una 16enne studentessa di un istituto superiore è stata prima spintonata e poi colpita con due schiaffi e un pugno da un 15enne, P.D.N., dopo una banale lite. Quando la ragazzina è crollata a terra tre ragazze della stessa età hanno continuato a colpirla con diversi calci. Il pestaggio ad opera della baby gang è avvenuto sotto gli occhi di decine di altri adolescenti e diversi adulti che pur assistendo alla scena non sono intervenuti. Qualcuno però ha chiamato la polizia; poco dopo gli agenti del Commissariato di Maddaloni sono giunti sul posto ma degli aggressori non c’era più traccia. Per procedere negli accertamenti anche in questo caso sarà necessaria una denuncia. Una vera e propria escalation di violenza quella a cui si assistendo nella città di Maddaloni e dintorni. L’episodio di sabato si è consumato poco prima di mezzanotte. “Non solo le forze dell’ordine hanno l’obbligo di intervenire ma anche i cittadini. Ormai Maddaloni è abbandonata a se stessa. La politica tace, ovviamente noi non ci fermeremo qui” ha commentato l’episodio di sabato sera Clemente Di Crescenzo, presidente di Calatia Rosa, l’associazione che opera sul territorio da anni per prevenire le violenze e i soprusi ai danni delle ragazzine e delle donne adulte e per lottare contro il bullismo. Il pestaggio della 16enne infatti è avvenuto sotto gli occhi di diverse persone, anche adulte. Alcune mamme assistendo alla scena non sapendo come intervenire hanno chiesto aiuto proprio a Di Crescenzo che si è recato sul posto. L’aggressione, che è stata scatenata da futili motivi, si è pero consumata in qualche minuto. Poi il fuggi generale con le sole amiche della vittima a restare sul posto accanto alla 16enne visibilmente ferita. Tra richieste di una maggiore presenza delle forze dell’ordine in strada, soprattutto vigili urbani nei luoghi maggiormente ‘caldi’ nelle serate del week end e quanti invocano misure esemplari per gli adolescenti autori dei reati e i loro genitori, resta l’amarezza per il mancato intervento da parte di quanti a quella terribile scena hanno assistito senza muovere un dito. Un atteggiamento figlio dell’indifferenza più che della paura.

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