Tasche più leggere, 700 ex deputati fanno ricorso contro il taglio dei vitalizi. Di Maio: “Non conoscono vergogna”. E rilancia: “Lo faccia anche il Senato”

Il ministro del Lavoro ha commentato le mosse di chi è stato colpito dal provvedimento del 12 luglio scorso: "Non ci spaventano, gli consiglio di andare a nascondersi"

Luigi Di Maio
in foto Luigi Di Maio

ROMA – Con la tasca molto più leggera, a partire dai prossimi mesi, un esercito di ex deputati si prepara a battagliare per riavere ciò che ritengono il frutto di un diritto. Ovvero, il vitalizio. Soldi, tanti soldi, anche solo per aver riscaldato la sedia in Parlamento. Fortunatamente, non è un caso da allargare alla totalità della classe. Ma sono quasi 700, sui 1300 ex deputati colpiti dal provvedimento, che presenteranno ricorso. Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, spara a zero contro chi “vuole continuare a essere mantenuto a vita dallo Stato senza conoscere vergogna”. E rilancia, l tagli “devono essere adottati anche dal Senato”.

Tagli ai vitalizi, 700 ex deputati fanno ricorso. Ma se la ‘vedranno’ col Consiglio di giurisdizione nominato da Fico

La decisione dell’Ufficio di presidenza della Camera del 12 luglio scorso ha mandato in subbuglio gli ex deputati ai quali verrà decurtato il vitalizio. Nonostante non sia ancora chiaro a quanto ammonteranno i tagli, in 700 – o poco meno – hanno dato mandato agli avvocati per avviare un contenzioso con lo Stato che sarà affrontato dal Consiglio di giurisdizione. Dettaglio non irrilevante, il fatto che quest’organo sia stato nominato dal presidente della Camera Roberto Fico. Il collegio, composto dai deputati Losacco (Pd), Cavolo (Lega) e Ascari (M5s) esaminerà il caso in autunno. Poi, si potrebbe finire davanti al collegio d’Appello della Camera e, quindi, in Cassazione. Un percorso tortuoso che il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, a fine luglio, aveva già prospettato per i ricorrenti. “Stanno perdendo tempo, andranno di fronte a un organo che ha la stessa sensibilità di chi ha votato i tagli”.

Le bordate di Di Maio: “Vogliono continuare a essere mantenuti a vita dello Stato come nababbi”. Poi rilancia il provvedimento al Senato

Oggi, il ministro del Lavoro si è scagliato contro chi ha presentato ricorso. “Vogliono continuare a essere mantenuti a vita dallo Stato come fossero dei nababbi. Quando erano in Parlamento – sottolinea Di Maio – non hanno fatto nulla per aumentare le pensioni minime e le condizioni di vita dei pensionati più poveri”. “Ma questi ex dis-onorevoli lo sanno cosa è la giustizia sociale? – continua il leader del M5s – Credo di no, ma lo scopriranno presto. E lo scopriranno anche gli ex senatori”. Di Maio, infatti, lancia la proposta anche all’altra camera del Parlamento. “Il Senato deve abolire subito i vitalizi come abbiamo fatto alla Camera. Non c’è più tempo da perdere per eliminare i privilegi. Bisogna decidere da che parte stare, da quella dei cittadini o da quella dei parassiti. Noi abbiamo già scelto e non faremo neppure mezzo passo indietro. I ricorsi non ci spaventano. Intanto – conclude il ministro – consiglio caldamente a questi 700 vitalizio-dipendenti di andarsi a nascondere il più lontano possibile, magari su un eremo. Non conoscono vergogna”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome