Vito Crimi: “Apprendo con sgomento della perquisizione a Cittadini”

"Spero non si tratti di una ritorsione nei confronti di Cittadini", continua il sottosegretario per l'Editoria

Foto LaPresse / Marco Cantile

ROMA (LaPresse)“Apprendo con sgomento dell’attività di perquisizione svolta nei confronti di un bravo giornalista del Giornale di Brescia, Andrea Cittadini. Accusato di ‘istigazione a delinquere’ per aver svolto semplicemente il suo lavoro di ricerca delle informazioni. La motivazione del sequestro di cellulare e tablet del cronista pare essere la presunta fuga di notizie. Notizie relative alle indagini sulla scomparsa di due persone, avvenuta anni fa a Brescia. Ma com’è possibile che una fuga di notizie possa compromettere indagini con piste investigative ormai fredde, a distanza di anni? Difficile crederlo. Spero non si tratti, invece, di una ritorsione nei confronti di Cittadini. Che proprio di recente ha scritto un articolo relativamente ad un’indagine che vede coinvolto il figlio del procuratore capo di Brescia, Tommaso Buonanno. Arrestato per rapina a mano armata e in attesa di processo”. Così Vito Crimi, sottosegretario per l’Editoria, interviene sulla vicenda Cittadini.

Aggiunge di essere “umanamente vicino – lo sono sempre stato – al procuratore per la triste vicenda familiare che da tempo lo coinvolge personalmente”

“Ma ritengo ugualmente gravissimo l’accaduto, per l’evidente incompatibilità ambientale che si è venuta a creare. Chi è arrivato ad ordinare la perquisizione di Cittadini, pur nella consapevolezza di non trovare alcuna informazione utile, ha di fatto ‘ucciso’ – consentitemi il termine – professionalmente un bravo giornalista”.

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