Uranio, presidente commissione:Respingo accuse contro nostra relazione

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 07-02-2018- Roma Politica Presentazione della commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito. Nella foto Gian Piero Scanu 07-02-2018- Rome Politics Presentation of the parliamentary committee of inquiry on the effects of the use of depleted uranium. In the picture Gian Piero Scanu

Roma, 7 mar. (LaPresse) – “Respingo ogni tipo di accusa, per nulla circostanziata, e ribadisco il valore questo prodotto sano del Parlamento”. Così il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, Gian Piero Scanu durante una conferenza stampa dopo l’incontro con il presidente della Commissione sanità del Parlamento serbo. “Dopo la nostra relazione – dice Scanu- c’è stata una levata di scudi. Molti hanno ritenuto arditamente di definire inaccettabili i contenuti e le risultanze della commissione d’inchiesta. C’è stata anche una presa di posizione della ministra della Difesa che inopinatamente ha ritenuto di dover stigmatizzare il nostro atteggiamento parlando criminalizzazione”.

Il 7 febbario scorso è stata presentata la relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, guidata dal presidente Gian Piero Scanu (Pd). Nel documento vengono denunciate “sconvolgenti criticità” per la sicurezza e la salute dei militari dispiegati in Italia e nelle missioni all’estero, criticità “che hanno contribuito a seminare morti e malattie”.

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