Reggio Calabria, in corso cattura delle ‘vacche sacre’ dei clan

Milano, 23 mar. (LaPresse) – Il fenomeno delle “vacche sacre”, una situazione endemica del territorio di Reggio Calabria diventata negli anni emblema delle prevaricazioni esercitate da famiglie di ‘ndrangheta nei territori della Piana e della Locride, sembra abbia finalmente trovato una efficace strategia di contrasto.

La prima fase sperimentale, infatti, coordinata dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, e affidata, per i profili operativi, a Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, si sta concludendo e si è dimostrata molto efficace.

Le operazioni sono il frutto di una intensa collaborazione istituzionale, che, a partire dal presidente del Parco Nazionale Aspromonte, Giuseppe Bombino, ha visto a vario titolo impegnati il procuratore vicario di Reggio Calabria, Gaetano Calogero Paci, il procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, e e responsabili provinciali delle forze di polizia, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, il sindaco della città metropolitana e i sindaci dei Comuni di Cittanova, Ardore, Bova, Delianuova, Molochio, San Giorgio Morgeto, Pazzano, Polistena, Terranova Sappo Minulio e Taurianova, i Responsabili dei Servizi Veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale, i Dirigenti dell’Anas Autostrade e Viabilità, il Presidente di Azienda Calabria Verde e, infine, il Presidente del Comitato denominato “No bull”, una organizzazione solidaristica attiva nel settore.

“Il bilancio delle operazioni è senz’altro positivo”, ha dichiarato il Prefetto Michele di Bari. “Le attività di questi giorni si stanno rivelando significative sotto vari profili – ha aggiunto – in specie dal punto di vista della sicurezza pubblica e della prevenzione e del controllo del territorio. Possiamo affermare che quei simboli di intangibilità tradizionalmente noti come ‘vacche sacre’ siano stati infranti. Quanti nel corso di questi anni hanno perseguito direttamente o indirettamente gli interessi illeciti delle famiglie di ‘ndrangheta, si sono trovati di fronte uno Stato forte e coeso, impegnato nelle sue varie articolazioni, determinato ad aggredire e contrastare tale intollerabile fenomenologia criminale. Gli interventi proseguiranno con maggiore intensità e saranno estesi a tutti i territori a rischio, per come individuati, d’intesa con i Sindaci, nel Tavolo tecnico istituito presso la locale Questura. Il futuro non mancherà di riservarci nel settore ulteriori significativi risultati”.

Per limitare il fenomeno delle “vacche sacre” sono state sperimentate efficaci tecniche di cattura e narcotizzazione, predisposti stazzi di raccolta degli animali, disposti i previsti protocolli di profilassi e controllo sanitario e, soprattutto, sviluppate competenze in loco, con l’ausilio di esperti esterni, attraverso opportune attività formative.

Nell’ambito delle operazioni, i primi bovini, già in congruo numero, sono stati individuati, narcotizzati e trasportati in sicurezza nell’area di sosta realizzata in località Zomaro di Cittanova dal Parco Nazionale Aspromonte. Saranno ora sottoposti ai controlli sanitari di rito a cura dei competenti Uffici veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale e, quindi, affidati ai Sindaci, i quali, come previsto dall’ordinamento, con propria ordinanza stabiliranno le consequenziali misure a tutela della salute e della pubblica incolumità.

Sotto altri aspetti, in relazione alla connessa problematica di incidentalità, gli enti titolari della viabilità provinciale e nazionale hanno avviato i lavori di messa in sicurezza della rete stradale, frapponendo barriere lungo i luoghi di passaggio.

In parallelo al piano operativo saranno sviluppate mirate attività investigative, anche in funzione antifrode, e rafforzati i dispositivi di vigilanza e controllo del territorio, estesi agli allevamenti presenti in zona, per l’eventuale contestazione di violazioni ex art. 672 c.p. per omessa custodia e mal governo di animali.

Il prefetto, nel ringraziare tutti i soggetti istituzionali che hanno concorso al successo dell’iniziativa, ha nuovamente messo in luce l’incisività dell’azione dello Stato e l’importante ruolo degli Enti locali e territoriali, sottolineando come non vi siano problematiche insolubili quando “si fa squadra” e ci si muove nella stessa direzione all’insegna della legalità, della trasparenza e dell’interesse pubblico.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome