Parigi, Isis diffonde video che mostrerebbe attentatore

Foto Thomas Samson

Milano, 13 mag. (LaPresse) – L’agenzia Amaq, affiliata all’Isis, ha diffuso un video in cui si vedrebbe l’attentatore di Parigi, Khamzat Azimov, mentre presta giuramento al gruppo terrorista e invita altri a compiere attentati per opporsi alla coalizione che combatte contro lo Stato islamico. Lo ha riferito Site e lo hanno scritto i media francesi.

Una decina di poliziotti pesantemente armati ha perquisito l’abitazione a Strasburgo di un amico dell’uomo che ieri sera ha ucciso a coltellate un 29enne a Parigi, ferendo altre quattro persone.

Lo hanno verificato i giornalisti sul posto, che hanno visto gli agenti uscire dall’abitazione conducendo con sé un uomo ammanettato, con il volto coperto e con indosso una maglietta con la scritta ‘Grozny’, capitale della Cecenia, e il disegno di un kalashnikov sulla schiena.

 E’ stato un francese di 20 anni, nato in Cecenia, l’uomo che sabato sera nel centro di Parigi ha ucciso a coltellate un 29enne e ha ferito altre quattro persone, al grido di “Allahu akbar” (Dio è il più grande).

 

L’attentato è poi stato rivendicato dallo Stato islamico, mentre come da prassi i genitori del giovane, ucciso dalla polizia pochi minuti dopo l’inizio dell’aggressione, sono stati fermati, e domenica un amico suo coetaneo è stato arrestato a Strasburgo. L’attentato, avvenuto nella zona vicina all’Opera, è stato l’ultimo di una lunga serie di violenze a sfondo islamista in Francia, in cui dal 2015 sono state uccise 246 persone.

Secondo Le Parisien, è la prima volta che una persona d’origine cecena è responsabile di un attacco in Francia.

La Cecenia è nota come luogo di radicalizzazione islamica, con un costante afflusso di combattenti nelle file dell’Isis in Siria e Iraq. Khamzat Azimov, come l’ha identificato la polizia francese, è nato nel 1997 in Cecenia ed è arrivato all’inizio degli anni Duemila in Francia con la famiglia. Cresciuto a Nizza e poi a Strasburgo, è diventato cittadino francese nel 2010, quando la madre è stata naturalizzata. Oggi la casa della famiglia nel 18esimo arrondissement di Parigi è stata perquisita, ma secondo non sarebbero stati trovati elementi incriminanti. Perquisizioni domenica sono poi state condotte anche a Strasburgo.

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