Mafia, estorsione ai danni di imprenditori a Palermo: due arresti

Foto LaPresse - Claudio Furlan

Palermo, 16 mag. (LaPresse)

Mafia La guardia di finanza di Palermo, sotto la direzione e il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, ha arrestato due persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti dei titolari di una storica attività commerciale palermitana operante nel settore dell’abbigliamento, con canali di vendita all’ingrosso e al dettaglio.

Si tratta di Luigi Salerno (alias Gino), classe 1947, già condannato in via definitiva per la partecipazione all’associazione mafiosa nell’ambito della famiglia di ‘Palermo Centro’, e del genero Giuseppe Bosco, classe 1970, esecutore materiale delle estorsioni. I due hanno imposto agli imprenditori il pagamento di somme di denaro avvalendosi della minaccia discendente dalla storica appartenenza mafiosa di Salerno.

– La chiave di volta dell’indagine risiede in una conversazione ambientale captata all’interno di una macchina con a bordo i due arrestati, da cui è emerso che gli stessi avevano individuato i destinatari della richiesta del pizzo e che erano determinati a riscuotere la cifra. In particolare, Salerno si rivolgeva a Bosco e gli ordinava: “Più tardi dovresti andare da quello di là e t’anna a dare i picciuli (ti devono dare i soldi)…”, “ci dici Pasqua ci dici m’ha dare i picciuli… (gli dici mi devi dare i soldi)” e ancora “…e chistu che c’ha ggiri e n’ha dare a risposta (ci devi andare e ci deve dare una risposta)… ora ci vai e vedi cosa ti dici… ava a dari cinquecentomila perché per Pasqua l’ama a portare!”.

Dai due proprietari, costretti a cedere alla minacce, gli arrestati hanno riscosso complessivamente 1.600 euro, suddivisi in due tranche di 600 e 1.000 euro, corrisposti rispettivamente il 20 maggio e il 27 agosto 2016. Inoltre, è emerso che i due arrestati hanno inoltrato un’ulteriore richiesta di denaro pari a 1.000 euro che avrebbe dovuto essere versata in una data successiva al 27 agosto 2016.

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