Governo, Cottarelli rivela: “Non mi hanno proposto alcun ministero nell’esecutivo Conte”

Le dichiarazioni dell'economista sull'ipotesi di amministrare il Paese

Foto Ufficio Stampa Quirinale/Paolo Giandotti/LaPresse

Roma (LaPresse) – “È stata una grossa sorpresa ricevere la richiesta per una cosa che era molto difficile da fare al Governo“. Carlo Cottarelli, economista, ex Commissario alla Spending Review, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ parla dopo aver rimesso il mandato da Presidente del Consiglio per la formazione di un governo tecnico. “Credo che la cosa fondamentale non era tanto la speranza di formare un governo tecnico – spiega Cottarelli – che sarebbe comunque stato necessario in assenza di un accordo politico. Ma la speranza che ha avuto successo in qualche modo di far riavviare il dialogo. Un governo tecnico sarebbe stato necessario per arrivare alle elezioni. Ma con tutte le incertezze che avrebbe comportato tre mesi di campagna elettorale che sarebbe stata focalizzata inevitabilmente sulla questione dell’euro“.

Le prime parole dell’economista dopo l’ok di Mattarella all’esecutivo Conte

Sull’ipotesi di un incarico a lui conferito alla guida di un ministero del nuovo governo a guida Giuseppe Conte, Cottarelli nega che vi sia stata quest’ipotesi sul tavolo e dichiara: “No, non c’è mai stata. Se ci fosse stata non avrei accettato. Ho detto che è un onore servire nel governo italiano, però bisogna essere d’accordo su certi obiettivi. Ci sono parti di programma che mi vanno benissimo, come la parte sulla corruzione, la lotta all’evasione fiscale. Ma c’è questa idea fondamentale che per crescere di più si deve fare più deficit pubblico ma per un paese che ha un debito pubblico già alto è troppo rischioso. Non conosco paese al mondo che sia riuscito attraverso più deficit poi ad arrivare a ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil. Vediamo se queste idee funzionano“.

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