Giappone, per l’indice Pmi la manifattura rallenta leggermente a 52,8 punti

I dati della manifattura stilati da Nikkei e Markit

/ AFP PHOTO / Kazuhiro NOGI

Milano (LaPresse/Finanza.com) – A maggio l’indice Pmi manifatturiero del Giappone, stilato congiuntamente da Nikkei e Markit, si è attestato a 52,8 punti, in lieve rallentamento rispetto ai 53,8 punti di aprile. Si tratta della lettura finale del dato, in crescita rispetto ai 52,5 punti della lettura preliminare.

Discorso diverso per le spese in conto capitale che sono salite in Giappone del 3,4% su base annua nel primo trimestre del 2018. Il dato è stato migliore delle attese di una crescita del 3,1%, ma in rallentamento rispetto all’aumento del 4,3% del quarto trimestre del 2017. Escluse le spese per i software, le spese in conto capitale sono salite inoltre del 2,1% su base annua, decisamente al di sotto del +3,8% stimato e contro il +4,7% del quarto trimestre.

Dati differenti per la manifattura in Cina

L’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato da Caixin è rimasto a maggio invariato a 51,1 punti. Si conferma al di sopra della soglia dei 50 punti (linea di demarcazione tra fase di contrazione – valori al di sotto – e fase di espansione – valori al di sopra) per il dodicesimo mese consecutivo.

Il dato è lievemente sotto i 51,2 attesi dal consensus: il sottoindice della produzione è balzato a 51,8, al record in tre mesi.

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