Rai Storia, Il giorno e la storia: il ricordo di Indro Montanelli

Nel giorno del diciassettesimo anniversario della sua morte una puntata a lui dedicata

Milano (LaPresse) – Il 22 luglio 2001 muore a Milano Indro Montanelli. Nato a Fucecchio il 22 aprile 1909, è uno dei grandi intellettuali e conservatori illuminati del Novecento. Giornalista e scrittore, Montanelli lavora a lungo al “Corriere della sera”, lasciandolo negli anni Settanta, proprio a causa della annunciata “svolta a sinistra” del giornale. Fonda allora un quotidiano tutto suo, “il Giornale nuovo”, dalle cui colonne interpreta e orienta gli umori della borghesia nazionale. Un grande del giornalismo ricordato da “Il giorno e la Storia”, il programma di Rai Cultura in onda domenica 22 luglio a mezzanotte, e in replica alle 5.30, 08.30, 11.30, 14.00 e alle 20.10 su Rai Storia.

Montanelli dimostra la propria coerenza anche quando esce dal suo “Il Giornale” in opposizione all’editore, Silvio Berlusconi, di cui non condivide la volontà di scendere in politica. Nel 1991 quando Francesco Cossiga, gli offre la nomina a senatore a vita, Montanelli rifiuta: “Non è un gesto di esibizionismo – dice – ma un modo concreto per ribadire quello che penso: il giornalista deve tenere il potere a una distanza di sicurezza“.

Su Rai Storia anche l’omaggio a Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Il 23 luglio 1957 muore lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore di un unico straordinario romanzo: “Il Gattopardo”. Un personaggio ricordato da “Il giorno e la Storia” in onda lunedì 23 luglio a mezzanotte, e in replica alle ore 5.30, 08.30, 11.30, 14.00 e alle 20.10 su Rai Storia. Nato a Palermo nel 1896, Tomasi di Lampedusa è un uomo dalla personalità complessa. Molto taciturno e solitario, passa gran parte del suo tempo a leggere e meditare. Nel Gattopardo descrive con grande raffinatezza l’ascesa della borghesia in Sicilia e la decadenza della classe aristocratica. Finisce di scriverlo nel 1956 ma le case editrice lo rifiutano. Nel 1957 gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni, e muore prima di vedere pubblicato il suo capolavoro. “Il Gattopardo” esce nel 1958 e l’anno dopo vince il Premio Strega. A sintetizzarne il contenuto è una frase: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.

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