Ryanair, il Codacons chiede chiarimenti sul ‘Gratta & Vinci’ sugli aerei

Dura risposta da parte degli avvocati della compagnia aerea

File Press Association Chris Radburn / PA Wire

Roma (AWE/LaPresse) – “Ryanair sempre più nella bufera. Una nuova grana si apre pe la compagni aerea. Dopo la questione dei bagagli a pagamento con supplementi richiesti in modo retroattivo ai passeggeri, pratica attualmente al vaglio dell’Enac e dell’Antitrust a seguito di esposto Codacons. Così in una nota l’associazione dei consumatori, che comunica di aver chiesto chiarimenti in merito alla vendita di ‘Gratta & Vinci’ a bordo dei voli Ryanair.

“Numerosi consumatori” avrebbero segnalato al Codacons la prassi della compagnia di proporre in vendita ai passeggeri biglietti di una lotteria a prezzi vantaggiosissimi. 5,00 euro cadauno e addirittura 14 biglietti al modico prezzo di 10,00 euro. Il cui ricavato andrebbe in parte in beneficienza al reparto pediatrico dell’Ospedale Meyer di Firenze.

Pratica commerciale su cui il Codacons ha deciso di fare luce. Anche in considerazione del fatto che “in alta quota la pubblicità ai giochi, e in generale ogni forma di pubblicità, risulterebbe più penetrante e pericolosa rispetto alle altre effettuate in condizioni ‘normali'”.

Dura risposta da parte degli avvocati della compagnia aerea

“Questo per effetto – spiega il Codacons – del fenomeno denominato Ipossia. Uno studio è stato condotto dall’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr, in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca. Ha rilevato che basta una blanda riduzione dell’apporto di ossigeno al cervello, la cosiddetta ipossia, può compromettere lo stato di vigilanza, i livelli di allerta e la risposta comportamentale. Ed è un principio chimico noto che se aumenta la quota, la pressione atmosferica diminuisce. E, pertanto, diminuisce anche la pressione parziale dell’ossigeno”.

In risposta all’atto del Codacons, Ryanair ha inviato una nota in cui in modo estremamente aggressivo i suoi legali attaccano i consumatori e chi difende i loro diritti. Affermando testualmente: “pur consapevoli del ‘gioco delle parti’ che caratterizza la professione d’avvocato, restiamo tuttavia basiti dall’assurdità delle tesi proposte. Che vanno a discapito della professionalità, serietà, e correttezza che dovrebbero connotare lo svolgimento di questa professione”.

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