Diciotti, Caritas: “Non erano detenuti ma disperati”. Salvini replica: “Lavorerò per azzerare arrivi”

I migranti si allontanano dal centro in cui erano ospitati a Rocca di Papa

ROMA (LaPresse)“Che qualcuno non si era reso reperibile lo sapevamo, pensavamo si potessero rintracciare”. Così don Francesco Soddu, direttore della Caritas italiana, commenta con l’allontanamento di quaranta dei migranti della nave Diciotti dal centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, dove erano ospitati.

Il direttore della Caritas commenta l’allontanamento dei migranti della Diciotti

“Sappiamo – ha affermato – che questa tipologia di persone è difficile, per le storie che ha alle spalle”. Don Soddu si dice preoccupato dalle difficoltà che potrebbero trovare, “non tanto rispetto all’allontanamento in sè, perché – precisa – non erano detenuti, ma perché troverebbero altri canali non facilitanti rispetto allo status di rifugiati. Questi migranti non volevano rimanere in Italia, volevano ricongiungersi con parenti e amici che erano in altri Paesi”.

A chi accusa i migranti di non essere “abbastanza disperati”, don Soddu replica: “Ho visto gli occhi di queste persone e ho intuito storie terribili. Non posso dire che non abbiano avuto dei problemi. Poi ognuno è libero di portare acqua al suo mulino e di dire ciò che vuole”.

La linea del vicepremier Salvini

“Più di 50 degli immigrati sbarcati dalla Diciotti erano così ‘bisognosi’ di avere protezione, vitto e alloggio, che hanno deciso di allontanarsi e sparire! Ma come, non li avevo sequestrati? È l’ennesima conferma che non tutti quelli che arrivano in Italia sono ‘scheletrini che scappano dalla guerra e dalla fame’. Lavorerò ancora di più per cambiare leggi sbagliate e azzerare gli arrivi”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

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