Juventus più forte e potente, il Napoli si scioglie dopo il vantaggio di Mertens: la sconfitta costa il -6 dalla vetta

Primi 20 minuti spettacolari, poi la luce si spegne. Gli azzurri recriminano per l'arbitraggio troppo 'casalingo', per le ingenuità degli esterni (Mario Rui addirittura espulso) e per il pari fallito da Callejon

TORINO – Sconfitta netta, ma che comunque si porta dietro tanti rimpianti per il Napoli. In vantaggio con Mertens, gli azzurri hanno subito il ritorno della Juventus. La Vecchia Signora è andata a bersaglio due volte con Mandzukic e con il gol di Bonucci. Il 3-1 ha già i contorni del verdetto. Il Napoli, l’unica squadra che sembrava poter minare le certezze della Juve, è già scivolata a -6 in classifica.

Risultato pesante sull’economia del campionato

La Signora, invece, viaggia a punteggio pieno dopo sette giornate. Gli azzurri, però, hanno parecchio da recriminare. Prima di tutto sull’arbitraggio. Come succede spesso quando bisogna battagliare con i bianconeri, la direzione di Banti è stata “casalinga”. Sono fioccati cartellini per gli azzurri, mentre con i giocatori della Juventus l’arbitro è stato spesso permissivo. Ne ha fatto le spese Mario Rui, comunque tra i peggiori in campo (insieme al dirimpettaio Hysaj), che di cartellini gialli ne ha buscati due lasciando in 10 il Napoli per quasi tutto il secondo tempo.

Arbitraggio troppo ‘casalingo’

Già dietro col punteggio, i partenopei di Ancelotti hanno dovuto far fronte anche all’inferiorità numerica. Nonostante tutto, però, sul 2-1 il Napoli ha sfiorato il pareggio. Grida ancora vendetta il gol fallito da Callejon, ben imbeccato da Milik. Lo spagnolo ha tirato addosso a Szczesny, sprecando una ghiotta occasione. L’errore di Callejon ha chiamato i titoli di coda sui sogni del Napoli, perché pochi istanti dopo Bonucci ha segnato su azione d’angolo e ha portato la Juventus sul doppio vantaggio. La Signora ha già dato una spallata significativa al campionato. I partenopei, però, devono mordersi le mani. I primi 20 minuti del Napoli sono stati spettacolari.

I primi 20 minuti aumentato i rimpianti

Gli azzurri hanno prima colto un palo con Zielinski e poi si sono portati in vantaggio con Mertens, al termine di un’azione da manuale. Però, una volta avanti nel punteggio, ai partenopei è venuta la sindrome del braccino corto. L’organizzazione di gioco ha fatto posto alla frettolosità e agli errori in disimpegno. La Juventus ne approfitta due volte con Mandzukic, che ha raccolto la semina effettuata da Cristiano Ronaldo, tornato ai livelli di Madrid. Scalfito pure dall’approssimazione con cui Banti ha diretto la gara, però, il Napoli ha avuto la forza – rinfrancato dai cambi di Ancelotti (dentro Milik e Malcuit per Mertens e Zielinski) – di provare a rimettere in piedi la partita. Ma sull’errore di Callejon, la luce si è spenta definitivamente.

JUVENTUS-NAPOLI 3-1

JUVENTUS (4-3-3): 1 Szczesny; 20 Cancelo, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro; 23 Emre Can (30 Bentancur, dal 15° s.t.), 5 Pjanic, 14 Matuidi; 10 Dybala (33 Bernardeschi, dal 19° s.t.), 17 Mandzukic (16 Cuadrado, dal 39° s.t.), 7 Cristiano Ronaldo. All. Allegri.

NAPOLI (4-4-2): 25 Ospina; 23 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 7 Callejon, 5 Allan, 17 Hamsik (8 Fabian Ruiz, dal 24° s.t.), 20 Zielinski (2 Malcuit, dal 15° s.t.); 14 Mertens (99 Milik, dal 15° s.t.), 24 Insigne. All. Ancelotti.

ARBITRO: Banti di Livorno.

RETI: 10′ Mertens, 26′ Mandzukic, 3’st Mandzukic, 31’st Bonucci.

NOTE: ammoniti  Koulibaly, Hysaj, Insigne, Bonucci, Cancelo, Alex Sandro. Espulso Mario Rui al 13’st per doppia ammonizione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome