Draghi: con lo spread alto salgono i tassi delle banche

© Marco Merlini / LaPresse 08-10-2008 Roma Politica Palazzo Chigi, conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri straordinario per l'approvazione del decreto contro la crisi finanziaria Nella foto il governatore di Bankitalia Mario Draghi Government Palace, extraordinary cabinet for approval of the decree against financial crisis
ROMA – “Se mi si chiede cosa si può fare riguardo alle banche, dato l’allargamento dello spread negli ultimi sei mesi – ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, parlando dell’impatto dello spread sulle banche italiane – una prima risposta è ridurre lo spread e non mettere in dubbio la cornice istituzionale che sorregge l’euro. Non ho la palla di cristallo, se sarà 300, 400 o quant’altro. Certamente questi bond sono nel portafoglio delle banche, se perdono valore intaccano il capitale delle banche”

Meglio giungere ad un accordo

Assolutamente non è nostro compito mediare nel negoziato fra l’Italia e l’Unione europea, ma alla fine portare le parti a una qualche forma di accordo è questione di buon senso, la percezione di ciò che è bene per il paese, dell’interesse per le famiglie e imprese. Sono fiducioso che si troverà un accordo – ha aggiunto a proposito del negoziato sulla bozza di bilancio italiana. Il rialzo dello spread – ha detto ancora il presidente della Bce – sta causando un rialzo dei tassi a famiglie e impreseNon vediamo nessun rischio ha aggiunto sul possibilità che la Bce finisca in una situazione in cui prevalgano le esigenze di bilancio dell’Italia piuttosto che quelle di politica monetaria.

Creare un dialogo

“Finanziare i deficit non è nel nostro mandato – ha ribadito Draghi – abbiamo l’Omt come strumento specifico, per il resto siamo in un regime di dominanza monetaria. “Non c’è stata una grande discussione sull’Italia. C’era Dombrovskis, gli ho chiesto il permesso di citarlo, nel dire che occorre osservare le regole di bilancio, ma cercare anche il dialogo. E’ fondamentale per i Paesi altamente indebitati rispettare le regole del Patto di Stabilità e Crescita in modo da assicurare una solida posizione di bilancio”. E ha aggiunto: “accelerare con le riforme strutturali”.

Savona: rimanderemo la manovra a Bruxelles

“Non c’è alcun dubbio che il governo rimanderà la manovra tale e quale a Bruxelles, nonostante la bocciatura. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Paolo Savona in un’intervista alla direttrice di Sky TG 24 Sarah Varetto. E su Draghi ha aggiunto: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”.

Tria, appello all’Ue

Ue ritrovi il senso dello stare insieme – ha sottolineato il ministro dell’Economia italiana nel suo intervento a Parigi all’Europa affinché smetta di guardare solo alla stabilità finanziaria – ma si concentri sulla crescita e la stabilità sociale a beneficio dei cittadini. L’Europa non può essere solo procedure e obiettivi contabili” Bisogna “ritrovare il senso dello stare insieme. Parlando della manovra, Tria ha osservato che “se l’Italia cresce anche gli altri partner ne beneficeranno. Sono sicuro che l’Europa trarrà vantaggio dalla nostra strategia. Noi italiani abbiamo contribuito a costruire la casa dell’Unione europea. Non vogliamo lasciare una stanza vuota, non vogliamo in alcun modo andare via”.

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