Civitavecchia, rinvenute in casa armi e reperti archeologici: pensionato denunciato

La scoperta fatta in seguito ad una lite

reperti archeologici

Roma (LaPresse) – I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica un 82 enne incensurato, pensionato, abitante nella periferia di Roma. Poiché responsabile dei reati di minacce, ricettazione, detenzione abusiva di armi. Ed anche impossessamento illecito di beni culturali ed archeologici appartenenti allo Stato.

Nello specifico, i Carabinieri della Stazione di Torrimpietra nella serata del 25 ottobre sono intervenuti presso l’abitazione dell’anziano a seguito di richiesta di intervento fatta dal figlio. Che aveva dichiarato di essere stato minacciato dal padre con un’arma durante una lite scaturita per futili motivi.

I militari si sono prontamente recati presso l’abitazione indicata. Dopo aver attuato le misure di sicurezza che tali circostanze prevedono, sono entrati all’interno dell’abitazione e hanno proceduto all’identificazione delle parti.

La scoperta fatta in seguito ad una lite

Gli accertamenti immediatamente avviati hanno permesso di ricostruire il fatto. Ovvero che i due avevano discusso per futili motivi e il padre, in preda a un impulso di rabbia, aveva minacciato il figlio con un’arma. A quel punto i militari hanno eseguito la perquisizione dell’abitazione. Rinvenendo un vero e proprio arsenale. Infatti i militari hanno rinvenuto numerose armi tra le quali n. 2 pistole, n. 1 fucile e circa 50 munizioni detenute illegalmente. Nonché una nutrita collezione, costituita da oltre 100 pezzi, di reperti storici verosimilmente appartenenti all’epoca romana e un metal detector.

Al termine degli accertamenti i militari hanno sottoposto a sequestro tutte le armi e le munizioni rinvenute e tutti i reperti archeologici ma alcuni di quest’ultimi sono stati affidati in custodia giudiziale allo stesso denunciato in quanto troppo grandi per essere trasportati. Quanto in sequestro sarà successivamente visionato dai Carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale al fine di accertarne con precisione l’autenticità e la rilevanza storica. Ora l’82enne dovrà rispondere dei reati di minacce, ricettazione, detenzione abusiva di armi e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato.

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