Maxi blitz nel Bresciano: 22 arresti per droga. In manette il presidente di una squadra di calcio

Foto LaPresse / Ufficio stampa Carabinieri

BRESCIA – Una maxi operazione per contrastare lo smercio di droga è stata svolta la scorsa notte da parte dei carabinieri dei comandi provinciali di Bergamo e Brescia. I militari dell’Arma hanno infatti eseguito un provvedimento specifico richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia.

L’operazione

E per 22 persone sono scattate inevitabilmente le manette. Ci sono anche i quattro fratelli Sallaku tra i soggetti coinvolti, tra questi il 43enne Gezim molto conosciuto in quanto presidente della squadra di calcio del Darfo. I Sallaku sono stati infatti scoperti dai militari in possesso di tre pistole considerate ‘efficienti’, quindi pronte all’uso, con relativo munizionamento e illegalmente detenute. I carabinieri, dopo un’attenta ispezione, le hanno rinvenute nell’intercapedine del garage di una villa situata sul lago d’Iseo. Non si conosce ancora il loro coinvolgimento nel vasto blitz compiuto questa notte dalle forze dell’ordine.

Le indagini e gli obiettivi delle forze dell’ordine

L’obiettivo dei militari era infatti quello di intervenire per sgominare un’organizzazione criminale composta da albanesi e italiani dediti al traffico di sostanze stupefacenti. Un gruppo a quanto pare ben consolidato che operava in un territorio molto vasto. Nel caso specifico dalla provincia di Bergamo fino a quella di Parma per svilupparsi poi nella Valcamonica Bresciana. La loro attività avrebbe consentito dunque di alimentare le varie piazze di spaccio locali. Un’indagine e una serie di operazioni concrete che sono iniziate un anno fa e che hanno consentito nel corso del tempo di individuare una raffineria della droga con l’arresto in flagranza di 30 persone. Oltre al sequestro di ingenti quantitativi di stupefacente e di 100mila euro in contanti.

I nomi

Oltre al Gezim Sallaku, presidente come detto del Darfo Calcio, arrestati anche i fratelli Isuf, Gazmir e Taulant. Seguono di fatto l’altro fratello Saimir Sallaku, già arrestato un mese fa a Piancamuno perché sorpreso a cedere cocaina a due spacciatori

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