Firenze, 27 nov. (LaPresse) – Il gip del tribunale di Firenze, Anna Liguori, ha convalidato l’arresto e ha confermato la custodia in carcere per Tun Naj Bustos. Il 30enne birmano con passaporto messicano, accusato di aver ucciso strangolandola la moglie Quanying Liu, cinese di 21 anni, la mattina del 24 novembre scorso. Questo in un ostello di Firenze, dove si trovavano per trascorrere il viaggio di nozze. Il reato ipotizzato è omicidio volontario con l’aggravante dei futili motivi. Anche oggi, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, che si è svolto nel carcere fiorentino di Sollicciano, Tun Naj Bustos, come già aveva fatto il giorno del delitto negli uffici della questura di Firenze davanti al pm Sandro Cutignelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
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L’avvocato difensore Francesca Pecchioli ha spiegato che “è emerso anche un problema di piena comprensione della lingua inglese, tanto che abbiamo chiesto al giudice di poter coinvolgere un interprete di lingua thai”. Il 30enne, infatti, è cresciuto e vive in Thailandia e la lingua thai è quella che parla abitualmente anche se la mattina del 24 novembre, quando era sceso alla reception dell’ostello per chiedere soccorso per la moglie che “stava male”, aveva comunque mostrato di saper parlare in inglese.