Indonesia, Medici senza frontiere conclude l’intervento di emergenza

Fino a metà dicembre l'associazione continuerà le attività di supporto psicologico, dando la priorità alle persone che vivono nelle comunità e alla formazione dello staff sanitario locale

A distributor of bottled drinking water is adjacent to a dirty river in Jakarta on March 21, 2018. / AFP PHOTO / BAY ISMOYO

MILANO (LaPresse) – Medici Senza Frontiere sta per concludere il proprio intervento di emergenza nella provincia di Sulawesi Centrale, in Indonesia. Dopo la serie di terremoti che lo scorso 28 settembre ha causato morte e distruzione. Al 30 ottobre, sono 2.101 i morti accertati, le persone gravemente ferite sono 4.438 e i dispersi 1.373, secondo i dati dell’Agenzia nazionale di gestione dei disastri indonesiana. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono state interrotte il 12 ottobre.

Medici senza frontiere, si conclude l’intervento in Indonesia

“Il governo, le autorità locali e le organizzazioni non governative indonesiane sono stati tempestivi nella risposta al disastro. Come organizzazione medico-umanitaria internazionale, MSF ha integrato questi sforzi e fornito aiuto nel momento di specifiche necessità o lacune”, ha dichiarato Daniel von Rège, direttore dell’organizzazione in Indonesia.

Fino a metà dicembre MSF continuerà le attività di supporto psicologico, dando la priorità alle persone che vivono nelle comunità e alla formazione dello staff sanitario locale perché porti avanti i servizi di salute mentale a beneficio delle popolazioni colpite.

Una popolazione provata dal terremoto e dallo tsunami

“Ci vorrà ancora del tempo prima che i cittadini di Palu, Donggala e Sigi possano tornare alla vita che conducevano prima del terremoto. Tuttavia, la cosa più importante che ho imparato in Indonesia è la forza interiore e la capacità di recupero di queste comunità. Mi hanno insegnato a vivere la vita al massimo. Si può piangere ogni tanto, ma è più importante sorridere ed essere felici. Qui è quasi un obbligo, fosse solo per ricambiare l’amore ricevuto da chi è stato colpito da questo disastro”, ha detto Rangi W. Sudrajat, medico di MSF che ha partecipato all’intervento in Indonesia.

L’impegno dell’associazione

Le équipe di MSF hanno anche costruito un centro sanitario temporaneo a Baluase, a sud di Palu, e installato latrine e serbatoi d’acqua in alcuni campi per sfollati interni, attività di supporto logistico portate a termine il 18 novembre. Il 14 novembre si sono concluse anche le attività mediche fornite da MSF.

Questa decisione è stata presa dopo aver valutato positivamente la capacità dei centri sanitari comunitari (Puskesmas) di gestire i bisogni sanitari della popolazione. Nel momento in cui MSF stava concludendo le attività, queste strutture stavano lavorando all’80-90% delle loro capacità e avevano già ripristinato i servizi sanitari in funzione prima del terremoto, dello tsunami e della cosiddetta liquefazione, il fenomeno che fa perdere al terreno consistenza e densità trasformandolo in fango.

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