Roma – “Il Congresso deve essere una ripartenza per il Pd. La batosta del 4 marzo ci ha scosso abbastanza. Dopo mesi di incertezza è necessario dare una guida al partito e senso alle battaglie parlamentari”. Lo ha detto oggi Ettore Rosato, Vice Presidente della Camera, in un’intervista al quotidiano on line del Pd “Democratica” dedicata al Congresso e alla Primarie.
“Della sconfitta ne abbiamo parlato molte volte, spesso trascurando che c’è stato un tracollo della sinistra in tutto il mondo e cercando invece solo capri, anzi un capro espiatorio in casa nostra.
Ora serve un congresso che costruisca l’alternativa a populisti e destra. Servono alternative serie alle scelte demagogiche su problemi serissimi come lavoro, immigrazione, povertà, sicurezza” sostiene Rosato.
“Dal confronto uscirà un segretario e questa volta dovrà essere rispettato dal resto del partito. Ha ragione Renzi quando condanna gli attacchi che gli arrivavano dal giorno dopo della sua elezione” ha aggiunto il Vice Presidente della Camera.
“Renzi giustamente si è tirato fuori dal confronto – ha voluto chiarire l’ex capogruppo – Sarebbe stato, e il rischio comunque non è scongiurato, un congresso tutto su di lui.
Noi, dopo la rinuncia di Marco Minniti, che è stato un ottimo ministro ed era il candidato migliore da mettere in campo, nella grande maggioranza abbiamo fatto la scelta di sostenere Maurizio Martina. È competente e preparato, è stato ministro con Renzi, suo vice al partito, ora ha il compito di dare continuità alla proposta riformista che ha caratterizzato i nostri governi”.
Infine a proposito del ruolo dell’ex Premier, Rosato ha voluto chiarire che “Renzi non si è ritirato a vita privata, quando descrive alcuni difetti del nostro partito e sprona a correggerli dice cose che in tanti pensiamo. Io credo che abbiamo ancora molto bisogno della sua passione e della sua intelligenza. Sono certo che Martina in queste settimane di congresso e poi, mi auguro, da segretario, sia il primo ad approfittarne”.