Roma, resta in carcere il patrigno della bimba pestata

I poliziotti hanno rintracciato e fermato Zeoli, già in passato denunciato per stalking e lesioni

carcere

ROMAFederico Zeoli resta in cella. Il gip ha convalidato il fermo per l’uomo accusato del pestaggio della figlia della compagna e disposto per lui la custodia cautelare in carcere. Il 25enne, detenuto a Velletri, vicino a Roma, è accusato di maltrattamenti in famiglia. E del tentato omicidio della piccola di 22 mesi ricoverata all’ospedale Bambino Gesù di Roma.

La dinamica degli eventi

I fatti, avvenuti a Genzano, risalgono a mercoledì sera: la madre della vittima è rientrata in casa, dove aveva lasciato Zeoli con la piccola. Appena l’ha vista ha capito quello che era successo. La figlia aveva sul corpo segni di botte e morsi e la donna si è precipitata, tenendola tra le braccia, verso il più vicino ospedale.

La bimba è stata trasferita al Bambino Gesù

Quando è arrivata al presidio ospedaliero di via Achille Grandi, a Genzano, le è stato detto che doveva spostarsi altrove perché la struttura non era munita di pronto soccorso. La bambina nel frattempo aveva perso i sensi e la donna è crollata. Presa dal panico, ha gridato che qualcuno la aiutasse, urlando tutto il suo dolore contro l’uomo.

Nel giro di poco, sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato locale mentre la bimba veniva trasportata d’urgenza in un altro ospedale dove i medici riscontravano un trauma cerebrale serio che imponeva il trasferimento al Bambino Gesù.

Il padre ha precedenti per stalking e lesioni

Dopo aver parlato con la donna, i poliziotti hanno rintracciato e fermato Zeoli, già in passato denunciato per stalking e lesioni. Le indagini proseguono per capire se l’episodio di mercoledì sia stato preceduto da altre violenze. Mentre la bimba è ancora ricoverata con una situazione in lento miglioramento.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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