Venezuela, Guaido: “Domani torno, il popolo scenda in piazza”

Il leader dell'opposizione venezuelana annuncia il proprio ritorno a Caracas lunedì

TOPSHOT - Venezuela's National Assembly head Juan Guaido declares himself the country's "acting president" during a mass opposition rally against leader Nicolas Maduro, on the anniversary of a 1958 uprising that overthrew military dictatorship in Caracas on January 23, 2019. - Moments earlier, the loyalist-dominated Supreme Court ordered a criminal investigation of the opposition-controlled legislature. "I swear to formally assume the national executive powers as acting president of Venezuela to end the usurpation, (install) a transitional government and hold free elections," said Guaido as thousands of supporters cheered. (Photo by Federico PARRA / AFP)

CARACAS “Annuncio il mio ritorno nel Paese, chiedo al popolo venezuelano di radunarsi in tutta la nazione domani alle 11 (le 16 italiane). Seguite le reti social, daremo notizia dei punti d’incontro”. Lo ha scritto su Twitter Juan Guaido, leader dell’opposizione venezuelana, annunciando il proprio ritorno a Caracas lunedì, dopo un viaggio con alcune tappe in Sudamerica.

Guaido può contare sul sostegno di oltre 50 paesi

Guaido ha sfidato il divieto di uscire dal Venezuela per andare in Colombia, Brasile, Paraguay, Argentina e poi in Ecuador. Autoproclamato presidente ad interim, appoggiato da una 50ina di Paesi, aggiunge su Twitter: “Tutto va bene perché siamo assieme. Avanti Venezuela!”.

La scelta del presidente Maduro

Il suo ritorno mette il presidente Nicolas Maduro di fronte alla scelta tra arrestarlo, al rischio di provocare una dura reazione internazionale, e in particolare degli Stati Uniti, oppure lasciarlo tornare indisturbato. Mettendo così a rischio la propria autorità.

A Guaido è stato imposto il divieto di uscire dal Venezuela

Maduro ha ripetuto che Guaido, come presidente dell’Assemblea nazionale, deve “rispettare la legge” e che se fosse rientrato in Venezuela avrebbe dovuto “rendere conto alla giustizia”. Il divieto di uscire dal Paese è stato imposto all’oppositore a causa di un’indagine per “usurpazione” del potere. Nonostante non sia stato formalmente accusato dalla Corte suprema.

(LaPresse/AFP)

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