MILANO – L’Istituto italiano di cultura di Parigi ospita una mostra su Carlo Levi e sul suo lavoro di pittore e scrittore tra la capitale francese e Matera. L’artista non è stato soltanto l’autore del libro ‘Cristo si è fermato a Eboli’ o l’intellettuale antifascista al quale Sartre e Beauvoit rendevano sempre visita durante i loro numerosi viaggi in Italia. Infatti sin dai suoi esordi artistici si è soprattutto pensato e vissuto come un pittore in dialogo, in particolare con i migliori artisti francesi. A partire dal 1925, Levi ha per un lungo periodo e ripetutamente soggiornato in Francia. Soprattutto per motivi politici legati all’attività antifascista, a partire dal 1939. I contatti con l’ambiente intellettuale parigino hanno profondamente influenzato la sua sensibilità artistica.
L’iniziativa
Organizzata con la Fondazione Carlo Levi, l’esposizione ‘Carlo Levi, pittore-scrittore tra Parigi e Matera’ accoglie una trentina di quadri realizzati tra gli anni 1920 e 1950, fa sapere la Farnesina. La mostra testimonia la forza delle relazioni che l’artista ha avuto con la Francia. Lo fa con i ritratti degli amici intellettuali o dei contadini raccontan, i paesaggi di Parigi o della Basilicata. A completare la mostra le fotografie di Mario Carbone, che ha seguito Levi durante i suoi viaggi in Basilicata. Inoltre i documenti che testimoniano l’attività artistica di Levi (lettere, fotografie, copertine delle prime edizioni dei suoi libri, cataloghi e brochure delle sue esposizioni). La mostra rimarrà aperta fino al 7 maggio.
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