Rai, Poletti: “Giudicatemi sui fatti”. De Santis: “Scelte solo mie”

"L'ho conosciuto quando era parlamentare con i Verdi nel governo Prodi e quindi per me è un po' difficile dire che va nel senso di una scelta per rappresentare la Lega", rivendica la direttrice

Cristiano Laruffa / LaPresse

ROMA “Vorrei essere giudicato in base al lavoro che faccio, sui fatti, sui contenuti”. Roberto Poletti approda alla conduzione di Unomattina Estate e prova a scrollarsi di dosso le polemiche degli ultimi giorni. “Rispetto a quello che si è detto”, ovvero la sua direzione a RadioPadania, la biografia di Matteo Salvini, “ho fatto tante cose, tante esperienze. Ieri notte ho chiuso da un’altra parte, oggi sono qui, sono emozionato”. E assicura che il Capitano non c’entra: “La mia unica telefonata per arrivare a condurre Unomattina è stata con De Santis”.

Poletti debutta alla conduzione di ‘Unomattina Estate’

Dal 17 giugno sarà in studio insieme a Valentina Bisti, “tra noi c’è un ottimo feeling”, dal lunedì al venerdì sulla rete ammiraglia Rai, “ringrazio l’azienda per avermi voluto, ho grande rispetto per l’azienda, le persone che ci lavorano, il pubblico da casa”. Quel pubblico a cui fa riferimento anche la direttrice di Rai1 quando spiega che “la televisione si fa per addizioni, aggiungendo ogni elemento che possa contribuire ad allargare la narrazione del paese rappresentando ogni aspetto politico culturale”. E dunque “ho letto le polemiche – aggiunge – posso capire la logica ma ritengo che il principio fondante del servizio pubblico debba essere dare voce” anche considerando il risultato del voto e “se una voce non c’è è bene rappresentarla. Credo che questa pluralità sia ben rappresentata nei volti che condurranno”.

La scelta della direttrice De Santis

Ma De Santis non ci sta a far rientrare la scelta di Poletti in un ‘manuale Cencelli’ tutto interno a Rai1, “l’ho conosciuto quando era parlamentare con i Verdi nel governo Prodi e quindi per me è un po’ difficile dire che va nel senso di una scelta per rappresentare la Lega”. Piuttosto, assicura, il suo nome “Roberto Poletti risponde alla logica di addizione e moltiplicazioni, ha un’esperienza di lungo corso in più direzioni, anche politica – e ricorda l’esperienza di Fabrizio Del Noce – e anche questo è arricchimento”.

La polemica sull’impiego degli esterni

In ogni caso, rivendica la direttrice, “faccio le mie scelte, posso sbagliare, ma tutte le scelte fatte a questo tavolo sono fatte esclusivamente da me”. E quanto alla polemica sull’impiego di esterni “mi sembrerebbe contrario al servizio pubblico che chi è dentro ha un privilegio e chi è fuori è escluso per principio”. Nessuna polemica, assicura, con l’Ad Fabrizio Salini che in audizione in commissione Vigilanza Rai aveva detto che ‘ l’intenzione è sempre quella di valorizzare le risorse interne ma rispetto l’autonomia editoriale di ogni singolo direttore’.

L’autonomia è rispettata

“La frase è sostanzialmente corretta e questa autonomia è rispettata, mi pare un atteggiamento di grande grandissima responsabilità”. Con l’ad, assicura De Santis, “ho un rapporto splendido di scambio, a volte discutiamo anche, siamo gente abituata a stare sul prodotto e su questo ragioniamo”. Il dato politico c’è, ammette, ma è sullo sfondo: “Noi qui dentro ci misuriamo con il prodotto e su questo lavoriamo e cerchiamo di fare il meglio”.

(LaPresse/di Antonella Scutiero)

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