La Svezia abbandona l’indagine su Julian Assange per stupro

Il fondatore di Wikileaks è attualmente detenuto nel carcere di Belmarsh a Londra a seguito dell'arresto dell'11 aprile

File photo dated 19/5/2017 of Julian Assange.

STOCCOLMA – La Svezia rinuncia alle indagini per stupro su Julian Assange. La procura svedese ha annunciato che, pur ritenendo “credibile” la denuncia dell’accusatrice, abbandona il caso. Perché le prove raccolte non sarebbero sufficienti a sostenere un processo. Il fondatore di Wikileaks è attualmente detenuto nel carcere di Belmarsh a Londra a seguito dell’arresto dell’11 aprile nell’ambasciata dell’Ecuador nella capitale britannica. Dove viveva da quando vi si era rifugiato nel 2012. A questo punto, senza il rischio di un’estradizione in Svezia, tutti gli sforzi dei legali di Assange sono concentrati a evitare quella negli Stati Uniti, dove rischia fino a 175 anni di carcere con l’accusa di spionaggio.

La donna che denunciò Julian Assange

A presentare la denuncia per stupro era stata una donna svedese, che all’epoca dei fatti ad agosto del 2010 aveva circa 30 anni. I due si erano incontrati a una conferenza di Wikileaks a Stoccolma. La donna accusò l’australiano di avere avviato un rapporto sessuale non protetto mentre lei dormiva. Nonostante lei avesse rifiutato più volte di avere rapporti senza preservativo. Lui, dal canto suo, ha sempre negato lo stupro, sostenendo che lei fosse consenziente e avesse accettato di non usare il preservativo. E denunciando che si trattasse solo di una manovra mirata a consegnarlo alla giustizia Usa. I fatti cadranno in prescrizione il 17 agosto del 2020. Sempre in Svezia Assange era stato denunciato anche per un’altra aggressione sessuale, da parte di una giovane, ma quei fatti sono caduti in prescrizione nel 2015.

Archiviata l’indagine per stupro

“Ho convocato questa conferenza stampa per annunciare la mia decisione di archiviare le indagini” a carico di Assange, ha annunciato la vice capa procuratrice svedese, Eva-Marie Persson. “Tutti gli atti dell’inchiesta sono stati portati a compimento, ma senza riuscire a raccogliere le prove necessarie”, ha aggiunto. In un sms inviato ad AFP, l’avvocato dell’accusatrice dice di “non condividere l’analisi della procura”, riservandosi la possibilità di presentare un ricorso in appello.

Le accuse contro il fondatore di Wikileaks

Negli Stati Uniti Assange è ricercato in relazione ai documenti riservati pubblicati da Wikileaks. Le autorità gli rimproverano di avere messo in pericolo alcune loro fonti quando nel 2010 Wikileaks pubblicò 250mila cabli diplomatici e circa 500mila documenti confidenziali sulle attività dell’esercito statunitense in Iraq e Afghanistan. L’udienza per l’estradizione negli Usa è in programma per febbraio. Ma in tanti lanciano un allarme sulle condizioni di salute di Assange in detenzione a Londra. Il relatore speciale dell’Onu sulla tortura, Nils Melzer, ha espresso preoccupazione affermando che “la sua vita è ormai in pericolo”. E suo padre, John Shipton, ha affermato a inizio novembre che il figlio “rischia di morire in prigione”. In un’udienza lo scorso 21 ottobre a Londra, Assange è apparso confuso e balbettante.

Wikileaks esulta

Wikileaks si è congratulata per la decisione di archiviare il caso per stupro in Svezia. Questo permetterà ai suoi sostenitori “di concentrarsi sulle minacce per cui Assange si allarma da anni, cioè le azioni penali bellicose degli Stati Uniti”. Lo ha detto il capo redattore Kristinn Hrafnsson. Secondo l’avvocato svedese di Assange, Per E. Samuelson, in realtà la decisione cambia poco: “Vista la sua situazione oggi, non ha più molta importanza. È completamente concentrato a combattere contro la richiesta di estradizione negli Stati Uniti”, ha dichiarato all’agenzia di stampa TT.

(LaPresse/AFP)

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