Borsa: Piazza Affari fallisce i 25mila punti, non basta il rally delle banche

In spolvero anche oggi i titoli bancari con Bper salita del 2,2% a 2,126 euro, nuovi massimi annui. Quasi +1% per Unicredit, mentre Intesa segna -0,08%. Molto bene Banco BPM

ROMA – Poco mossa oggi Piazza Affari, mentre il Dax di Francoforte (chiuso ieri per festività) ha aggiornato i massimi storici sotto la spinta delle rassicurazioni sull’inflazione arrivate da alcuni membri della Fed e anche dall’operazione di M&A nel real estate con il più grande gruppo immobiliare residenziale europeo Vonovia SE che ha accettato di rilevare la sua rivale Deutsche Wohnen per circa 18 miliardi di euro.

Piazza Affari in chiusura ha visto il Ftse Mib a 24.892 (+0,006%) fallendo ancora una volta la chiusura oltre il muro dei 25 mila punti (livello toccato nell’intraday).

Le banche

In spolvero anche oggi i titoli bancari con Bper salita del 2,2% a 2,126 euro, nuovi massimi annui. Quasi +1% per Unicredit, mentre Intesa segna -0,08%. Molto bene Banco BPM (+1,33% a 2,817 euro) il cui board oggi dovrebbe ratificare la cessione di 1,5 miliardi di euro di NPL nell’ambito del progetto `Rockets`, annunciato al mercato in occasione dei risultati trimestrali.

Giù Poste

Tra i segni meno si segnala Poste che lascia sul terreno l’1,32% dopo la buona performance di inizio ottava. Oggi il gruppo postale ha annunciato l’avvio del’offerta di telefonia fissa, con PosteCasa Ultraveloce che permette di raggiungere una velocità di connessione di un gigabit al secondo e include una seconda connessione senza limiti su rete 4G. A pesare sul titolo è però la bocciatura da parte di Deutsche Bank che ha tagliato il rating sul titolo da buy a hold in scia al rally del 35% segnato dal titolo da inizio anno.

Male Tenaris e Leonardo

Tra gli altri titoli si segnala il quasi -2% di Tenaris, peggior performer di giornata. Male anche Leonardo (-1,3%) che ha annunciato un’intesa con Ericsson per sviluppare soluzioni 5G per industria e pubblica sicurezza. Infine Telecom Italia cede l’1,49% a 0,435 euro. Wind3 avrebbe presentato una segnalazione ad Agcom per verificare che le intese tra TIM e DAZN non siano lesive della concorrenza.

(AWE/Finanza.com)

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