ROMA – “Il problema dei nazionali che tornano nei club pochi giorni prima della partita? Non ho idea, difficile trovare una soluzione a questo problema delle partite tra nazionali. Ci sono diversi interessi, ho deciso da tempo di non perdere tempo per pensare ad una soluzione di una questione che non si può controllare”. Così Josè Mourinho, tecnico della Roma, alla vigilia del match contro il Sassuolo. “nel nostro caso non è facile accettare che un giocatore che ha giocato giovedì alle 24 arriva a Roma sabato mattina, magari siamo anche fortunati perchè ne abbiamo sol uno. In altri club la situazione è più complicata. Ho deciso di non piangere e di non essere negativo”, ha aggiunto. “Voglio provare a vincere il prima possibile”. “Voglio provare a velocizzare questo processo – ha aggiunto lo ‘Special One’ – Bisogna capire dove si è, abbiamo una città unica, una storia unica, una serie unica di principi e valori che tutti dovremmo conoscere e comprendere bene. Della Roma, tutti dicono che è pazza, che è incredibile. Io voglio quella pazzia e quella passione incredibile”.
“Zaniolo? Il club è stato cauto lo scorso anno e lo ha gestito alla grande. Lui ha aspettato il momento giusto.
Aveva una ‘cicatrice emozionale’, si è allenato bene nel precampionato e ora ha completamente dimenticato il problema. S Lui doveva andare oltre alle ‘cicatrici emozionali’ che lasciano questi infortuni, l’ho visto molto bene. Sono contento anche di vedere un nuovo Carles Perez, gioca con fiducia ed è ottimo per la squadra avere giocatori di questo calibro”. “Il paragone va fatto con il Nicolò di due anni fa. E’ sicuramente un ragazzo molto più maturo, è giovane e c’è ancora tanto margine. Deve imparare tante cose che arrivano con l’esperienza, sta imparando bene. E’ un ragazzo molto professionale, quando ero arrivato avevo letto di un ragazzo poco serio, nulla di questo. Il nostro rapporto è fantastico, sono contento con lui. Un paragone? Non ci sono altri giocatori del genere”, ha aggiunto.
LaPresse