Rdc: sventata truffa da 60 milioni, avevano intascato già 20 milioni. 9mila denunciati e 16 arresti

Sono riusciti a intascare 20mila euro attraverso 9mila istanze false per il reddito di cittadinanza, ma una nuova ulteriore truffa per un valore totale di 60milioni di euro è stata sventata dalla guardia di finanza di Cremona e Verona.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

MILANO – Sono riusciti a intascare 20mila euro attraverso 9mila istanze false per il reddito di cittadinanza, ma una nuova ulteriore truffa per un valore totale di 60milioni di euro è stata sventata dalla guardia di finanza di Cremona e Verona. Sono 16 le persone arrestate, tutte di origine romena, nell’ambito di una operazione condotta dalle fiamme gialle, su disposizione della procura della Repubblica di Milano, con le accuse di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, associazione a delinquere ed estorsione. Arresti e perquisizioni sono stati eseguiti nelle province di Cremona, Lodi, Brescia, Pavia, Milano, Andria, Barletta e Agrigento, hanno consentito di sventare una truffa di oltre 60 milioni di euro relativa a indebite percezioni del reddito di cittadinanza. In totale sono oltre 9.000 le persone denunciate.

I promotori, cittadini di origine rumena, avevano il compito di procurare i documenti e i nominativi di propri connazionali avvalendosi anche dell’ausilio di complici all’estero. I documenti venivano poi consegnati, tramite persone di fiducia, ai titolari compiacenti di Caf i quali predisponevano e compilavano la falsa documentazione di supporto alla domanda (Dsu e codice fiscale).

Successivamente altri membri erano incaricati di ritirare le card presso gli uffici postali. Le attività investigative, orientate e supportate anche dalle approfondite analisi condotte dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza condotte in stretta collaborazione con l’Inps, hanno fatto emergere significativi elementi di responsabilità in capo ai titolari dei caf coinvolti. Con minacce e intimidazioni, gli arrestati hanno obbligato i titolari di altri caf operanti tra la Lombardia e l’Emilia Romagna a inoltrare oltre 1.200 domande che hanno causato una ulteriore truffa per 1,5 milioni di euro.

Parla di “buon lavoro” della guardia di finanza il presidente della Camera, Roberto Fico e dice: “Le truffe c’erano anche prima del reddito di cittadinanza”. “Ogni volta che si parla di reddito di cittadinanza si voglia mettergli vicino una truffa – ha affermato – A me sembra una campagna denigratoria per una misura invece importantissima che oggi è una delle basi della legge di bilancio”.

Su Facebook, Matteo Renzi, leader di Italia viva, punta il dito e scrive: “Non fa notizia come il mio conto corrente e le mie legittime conferenze all’estero. Ma segnalo che anche oggi hanno scoperto una truffa da 60 milioni grazie al reddito di cittadinanza – sottolinea – I grillini ovviamente zitti”.

di Laura Pirone

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