MILANO – Si fingevano mafiosi per alloggiare in hotel alle loro condizioni, danneggiando gli arredi delle stanze e costringendo poi gli addetti alla reception della struttura ad accettare altri pernottamenti senza fornire i documenti, gratis o al prezzo da loro stessi stabilito.
Due giovani di 21 e 18 anni sono stati raggiunti da una misura cautelare emessa dal Gip di Trapani, su richiesta della locale Procura ed eseguita la settimana scorsa dagli agenti della Polizia di Stato di Trapani. I ragazzi atteggiandosi a navigati criminali e facendosi scudo delle loro aderenze nei circuiti criminali trapanesi, avevano più volte alloggiato in un noto albergo della città.
In alcuni casi, al rifiuto di farli entrare nella hall, non avevano esitato a colpire con mazze da baseball la vetrina d’ingresso, danneggiando anche l’insegna esterna. Per uno di loro, ventunenne, già con precedenti, sono scattate le manette ed è finito ai domiciliari, mentre a carico dell’altro, diciottenne, è stato stabilito l’obbligo di dimora. Pesanti le accuse contestate a carico dei due indagati, che vanno dal danneggiamento, agli atti persecutori, fino alla rapina, alla violenza privata e all’estorsione.
(LaPresse)