8 marzo, Brunetta: quest’anno ha il volto delle donne ucraine che lottano per la libertà

"L'8 marzo quest'anno ha il volto delle donne ucraine che lottano per la libertà, che mettono in salvo i figli e i più fragili, che oppongono la forza della vita a chi semina morte"

(AP Photo/Markus Schreiber)

ROMA – “L’8 marzo quest’anno ha il volto delle donne ucraine che lottano per la libertà, che mettono in salvo i figli e i più fragili, che oppongono la forza della vita a chi semina morte. È questa la differenza che la guerra ci ricorda tragicamente in ogni angolo del mondo, e che dovremmo ricordare ogni giorno. Rispetto e parità, anche salariale, lavoro femminile e diritti, rappresentanza equa non sono generiche professioni di uguaglianza: sono sostanza della democrazia, impegno a costruire una società più giusta, inclusiva e meritocratica, quella per cui tante donne si battono. Una società che non lasci nessuno indietro”. Così Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, in occasione della Giornata internazionale della donna.

“I due anni di pandemia e la crisi che ne è seguita – prosegue Brunetta – hanno lasciato il segno anche sull’occupazione femminile, in Italia inchiodata a un tasso del 50%, contro il 68% degli uomini. Secondo Eurostat, le donne italiane tra i 25 e i 54 anni con figli sono quelle con il più basso tasso di occupazione nell’Unione europea. Le disuguaglianze nell’accesso al lavoro sono anche disuguaglianze salariali e pensionistiche. Inaccettabili”. “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un’opportunità straordinaria per colmare questi storici divari – sottolinea quindi il ministro .

Sempre di più il Paese ha bisogno della forza e dei talenti delle donne per crescere. Lo sforzo di riforma della Pubblica amministrazione, uno dei settori a più alta densità di occupate, va anche in questa direzione: sono convinto, da sempre, che premiare il merito significhi automaticamente assicurare parità di opportunità tra donne e uomini. Il ripristino dei concorsi per i dirigenti di prima fascia è un assist al riequilibrio nelle posizioni apicali. I concorsi sono la più efficace misura anti-discriminatoria, perché spesso è nelle zone opache al confine tra politica e amministrazione che si annidano le discriminazioni. È dimostrato, invece, che meccanismi di selezione più trasparenti agevolino le donne. Della trasparenza ho fatto la mia battaglia, oggi come 13 anni fa”.

“Mi onoro di aver istituito, nel 2010, i Comitati unici di garanzia, per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni – spiega ancora Brunetta -. Grazie al protocollo siglato un anno fa con la ministra Bonetti e il ministro Bianchi, i Cug possono ora mettere a disposizione delle scuole le loro competenze in materia di prevenzione della violenza di genere. Ad aprile il Dipartimento della funzione pubblica lancerà, in collaborazione con Formez PA, ‘Riforma-Mentis’, un corso online per tutti i dipendenti volto a combattere gli stereotipi di genere negli uffici”. “Più che le norme, bisogna cambiare la cultura. È nostro dovere, anche in nome e per conto di tutte le donne che non hanno voce”, conclude il ministro per la Pubblica amministrazione.

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