Europa League, Muriel-Malinovskyi show: l’Atalanta supera il Bayer 3-2

Foto Spada/LaPresse 10 Marzo 2022 - Bergamo, Italia Sport, Calcio Atalanta vs Bayer Leverkusen - Europa League 2021/2022 Nella foto : Rafael Toloi (Atalanta BC); Ruslan Malinovskyi (Atalanta BC)

TORINO – Il primo round va all’Atalanta, ma la strada per i quarti di Europa League è ancora lunga. La ‘Dea’ si aggiudica per 3-2 la gara d’andata contro il Bayer Leverkusen, reagendo di forza allo svantaggio iniziale firmato da Aranguiz e lasciando il campo con l’amaro in bocca per una vittoria che poteva essere, dati alla mano, più ampia nel divario. Gasperini si gode lo show di Muriel, autore di una doppietta e di nuovo sui suoi livelli, e di Malinovskyi, che in un periodo così complicato a livello personale sfodera un’altra prestazione sontuosa trovando la rete, pesante, del pareggio e mettendo costantemente in difficoltà la retroguardia tedesca.

I ragazzi di Gasperini si mettono alle spalle i veleni e le difficoltà dell’ultimo periodo ritrovando gioco e intensità proprio in una gara spartiacque nella stagione. Ora gli orobici dovranno completare l’opera in Germania: non sarà facile considerando le qualità del Bayer, ma l’Atalanta formato Europa ha le caratteristiche giuste per continuare la propria avventura in coppa.

Due squadre che giocano un calcio offensivo, piacevole, colpo su colpo e senza troppi tatticismi. Il primo tempo conferma le premesse della vigilia: la specialità della casa di Atalanta e Bayer Leverkusen prevede fare gol, non speculando ma insistendo nella logica secondo cui la miglior difesa è l’attacco. Con questo principio i tedeschi sorprendono in avvio la ‘Dea’.

Aranguiz su calcio da fermo colpisce il palo interno, ma la gioia è rinviata solo di qualche minuto, quando il cileno trova l’angolo giusto su un’azione ricamata dal gioiellino Wirtz. I padroni di casa accusano il colpo, faticano a uscire da metà campo, ma con il passare dei minuti grazie alla qualità del loro gioco e degli interpreti in campo risalgono la china. Con un doppio schiaffo che ribalta la storia del match evidenziando le lacune difensive dei tedeschi.

Malinovskyi e Muriel bucano per vie centrali la retroguardia del Bayer e nel giro di due minuti il 2-1 è servito. L’Atalanta, con l’inserimento di Koopmainers sulla tre quarti, all’occorrenza jolly di centrocampo a supporto di Freuler e de Roon, prende possesso delle operazioni e mette alle corde le ‘aspirine’, in difficoltà soprattutto sulla corsia destra, dove Frimpong ha licenza di attaccare ma Tah non è in grado di coprirlo a dovere.

I lombardi però non riescono a trovare il tris, trovando sempre la copertura di Hradecky sugli spunti di Muriel, Zappacosta e Koopmeiners. L’Atalanta esce meglio dai blocchi pure in avvio ripresa, anche perché il Bayer dopo lo sprint iniziale sembra patire le assenze pesanti di Schick, infortunato e in forte dubbio anche per il ritorno, e Demirbay, squalificato. La Dea trova così subito il tris mancato nel primo tempo, con un tiro imprendibile di Muriel appena dentro l’area di rigore dopo l’ennesima combinazione con Malinovskyi.

I tedeschi sono in tilt, la squadra di Gasperini pruduce il massimo sforzo a caccia del poker che indirizzerebbe fortemente il discorso qualificazione. Ma Hradecky tiene a galla i compagni con un paio di interventi prodigiosi su Muriel, di piede, e su Hateboer, in tuffo. Seoane per frenare l’emorragia toglie una punta, Alario, per inserire un giocatore difensivo in più, Kossounou. Una mossa per cautelarsi che paradossalmente precede la rete che riapre i giochi per i quarti: Adli vince un duello aereo con Djimsiti e serve Diaby, che di sinistro da fuori area fulmina Musso.

Il 3-2 è una doccia fredda per l’entusiasmo dei padroni di casa, fin lì in totale controllo. Gasperini tenta un paio di contromosse per ritrovare il filo della partita e nuova linfa dalla panchina, ma Boga e gli altri non riescono a raccogliere il testimone di Muriel e Malinovskyi con la stessa efficacia. La qualificazione si deciderà alla BayArena, ma l’Atalanta andrà in Germania con la forza di poter contare su due risultati su tre.(LaPresse)

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