Caldo, è allarme in Europa: temperature record in Gb

Foto LaPresse

ROMA – Edifici pubblici chiusi, parchi vuoti e stazioni deserte. Il Regno Unito si trova a fare i conti con il caldo estremo, che sta colpendo l’intera Europa. Nel pomeriggio all’aeroporto londinese di Heathrow il termometro segna 40,2 gradi, la temperatura più alta mai registrata nel Paese, battendo il record stabilito appena un’ora prima di 39,1 gradi a Charlwood. L’allarme rosso, che comporta un pericolo di morte anche per le persone sane, tocca una gran parte dell’Inghilterra, da Londra a Manchester e Leeds.

Il clima soffocante interrompe i viaggi, l’assistenza sanitaria e le scuole in un Paese non preparato a queste temperature estreme. Molti edifici pubblici, compresi gli ospedali, non hanno l’aria condizionata, a testimonianza di quanto sia insolito un caldo così forte in un’area nota per le piogge e le temperature miti. Il traffico nelle strade londinesi è ridotto, poiché molti seguono il consiglio di rimanere in casa, al riparo dal sole, e i treni stanno viaggiando a bassa velocità per il timore che le rotaie possano piegarsi. Alcuni sono stati cancellati. La stazione londinese di King’s Cross, uno degli snodi ferroviari più trafficati del Paese, è vuota e l’aeroporto di Luton ha chiuso la sua pista per diverse ore lunedì a causa dei danni provocati dal calore.

Il British Museum, che ha un atrio con un tetto di vetro, ha anticipato la chiusura e Hyde Park, nella capitale, normalmente pieno di turisti, è insolitamente silenzioso, ad eccezione delle lunghe file per fare un tuffo nel lago Serpentine. Almeno sei persone sono annegate in fiumi, laghi e bacini idrici mentre cercavano di rinfrescarsi.

Il caldo estremo sta colpendo tutta l’Europa. In Spagna e nel vicino Portogallo sono stati registrati quasi 750 decessi legati alle alte temperature. In Francia, sono stati battuti i record per il caldo in 64 comuni del Paese, principalmente centri situati lungo la costa atlantica. Nella regione della Gironda, feroci incendi hanno continuato a diffondersi nelle foreste di pini. Decine di migliaia di persone sono state evacuate dalle case e dai luoghi di vacanza estivi da quando sono scoppiati i roghi il 12 luglio.

Il capo dell’agenzia meteorologica Onu, Petteri Taalas, ha detto che spera che l’ondata di caldo in Europa, sia un “campanello d’allarme” per governi ed elettori per fare di più per il cambiamento climatico. Secondo Taalas, un “trend negativo” di ondate di caldo in aumento continuerà per decenni, “almeno fino al 2060, indipendentemente dal nostro successo negli sforzi di mitigazione del clima”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome