CASERTA – Nella battaglia contro il 41-bis, Alfredo Cospito avrebbe avuto l’appoggio di Francesco Di Maio (nella foto), uno dei killer più sanguinari del clan dei Casalesi. Ristretto al carcere duro a Sassari, ‘Ciccio e’ Marano’, avrebbe detto all’anarchico: “Pezzetto dopo pezzetto arriveremo all’abolizione del 41-bis”. Cospito gli avrebbe risposto che “Deve essere una lotta contro il regime 41-bis e contro l’ergastolo ostativo, non deve essere una lotta solo per me. Per me, noi al 41-bis siamo tutti uguali”. L’incontro tra Cospito e Di Maio, condannato all’ergastolo per vari delitti commessi il clan guidato dal boss Raffaele Bisognetti sarebbe avvenuto il 12 gennaio. A renderlo noto è stato a Montecitorio il il deputato FdI Giovanni Donzelli.
“Non è l’unico incontro che ha avuto Cospito – ha detto Donzelli in aula – Il 28 dicembre il colloquio tra Cospito e Francesco Presta, killer di rara freddezza, uno che ha messo in proprio una ‘ndrina. ‘Sarebbe importante che la questione arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l’ergastolo ostativo’, ha detto Presta a Cospito. Il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi l’anarchico ha incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Allora, voglio sapere, se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia”. Dichiarazioni che hanno scatenato un putiferio. Ieri la precisazione di Donzelli. “Non devo chiedere scusa su niente – ha affermato il deputato di Fratelli d’Italia – non ho detto niente di sconveniente. Andrò ben volentieri dal giurì d’onore Quelle che ho riferito non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perché sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me”.
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