Spari per difendere la piazza di spaccio, presi cinque uomini

NAPOLI – “Correte, stanno sparando”, hanno detto al telefono gli abitanti di piazza del Carmine che, ieri notte, non hanno avuto timore di allertare la polizia di Stato. Erano spaventati, disperati, avevano appena sentito i rumori di colpi di arma da fuoco e di veicoli che sfrecciavano. E avevano notato delle ombre scappare verso un edificio. Un inseguimento in piena regola e una sparatoria, l’ennesima in quella che è una delle zone più ‘calde’ della città. Poi l’arrivo degli agenti e la vicenda che si chiuderà con quattro persone in manette e una denunciata. Ma la paura che possa trattarsi del primo atto di una nuova escalation di violenza.

La ricostruzione

Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale, durante il servizio di controllo del territorio, sono intervenuti nel cuore della notte per una segnalazione di esplosione di colpi d’arma da fuoco in via del Carmine e di persone armate in uno stabile di via Chioccarelli. I due episodi sono collegati, scopriranno di lì a breve gli investigatori. I poliziotti, giunti in via del Carmine, hanno rinvenuto sul manto stradale otto bossoli calibro 7,65. Qualche istante più tardi si sono recati presso lo stabile di via Chioccarelli dove hanno visto alcuni uomini dirigersi verso i piani superiori dell’edificio per poi lanciare dal tetto diversi oggetti in direzione del terrazzo dello stabile adiacente. Gli operatori, giunti sull’attico, hanno bloccato i cinque e hanno trovato dietro un muretto una scatola con 40 proiettili marca Browning calibro 7,65.

I ritrovamenti

Il gruppo era braccato. Intanto, grazie anche al supporto di personale dei vigili del fuoco, i poliziotti hanno raggiunto il tetto dello stabile adiacente dove hanno trovato un borsello contenente una pistola semiautomatica Tokarev calibro 7,65, una cartuccia dello stesso calibro, 14 cartucce 380 auto e un casco modello jet. E poi, ancora, dai controlli lampo è emerso che i bossoli trovati poco prima in via del Carmine erano della stessa casa produttrice e dello stesso calibro delle cartucce rinvenute. In quello stesso palazzo in via Chioccarelli, infine, gli agenti hanno trovato in un vano contatore del palazzo una borsa contenente un bilancino di precisione e una confezione contenente circa 200 grammi di cocaina.

I nomi

In manette sono finiti Francesco Guadagno, 33 anni, Gaetano Del Prete, detto Tanio, 38 anni, Davide Buonocore, 27enne, ed Emanuele Salvatore Murano, 26 anni, figlio di Roberto Murano, braccio destro di Nicola Rullo, storico boss del clan Contini. I quattro sono accusati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco aggravati dal metodo mafioso. Con loro anche un giovanissimo, un ragazzo di appena 16 anni, sconosciuto alle forze dell’ordine, denunciato per gli stessi reati.

Le indagini

Il sospetto degli investigatori è che il gruppo abbia aperto il fuoco contro alcuni ignoti che avrebbero tentato di invadere una piazza di spaccio molto attiva nella zona. In tal senso, indizi arrivano dal viavai sospetto nella notte e dal ritrovamento di sostanze stupefacenti nel vano contatore dello stabile in via Chioccarelli. Dopo le formalità di rito in questura, per i quattro arrestati si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale. Nelle prossime ore avranno modo di difendersi.
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