CASA DI PRINCIPE – Non solo Capodrise, Villa di Briano, San Marcellino, Minturno e Casale. Nicola Schiavone ‘o russ (nella foto a sinistra), scontata la condanna per mafia incassata nell’ambito del processo Normandia, con la sua nuova società intestata, secondo la Dda, al prestanome Alessandro Ucciero (nella foto a destra), di Villa Literno, era intenzionato ad inserirsi anche nel giro di appalti del Comune di Villaricca. A prospettargli la possibilità di ottenere lavori in quell’area, hanno ricostruito gli agenti della Dia, sarebbe stato Gianluca Paolillo, che gli investigatori definiscono come “professionista operante nel settore della gestione e consulenza per le imprese in relazione all’acquisto di pacchetti per contratti di avvalimento”. Alla proposta del consulente (non indagato), Schiavone replica dicendo che in passato aveva già lavorato per l’amministrazione di Villaricca e che avrebbe potuto sfruttare la sua conoscenza con Domenico Pirozzi, detto Mimì ‘o pesante, già condannato per mafia: era stato scarcerato il 27 febbraio 2019 e riarrestato l’anno successivo. ‘O russ aveva legato con lui perché insieme avevano trascorso un periodo di detenzione nel carcere di Terni. Schiavone, per il suo presunto tentativo di rituffarsi nel giro di appalti pubblici sfruttando il proprio peso mafioso, è stato arrestato a novembre dell’anno scorso e ora rischia una condanna per associazione mafiosa a 8 anni. Ucciero, invece, rischia 5 anni per trasferimento fraudolento di beni con l’aggravante mafiosa.
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