Napoli. Scampia, ladro di Jeep scarcerato e arrestato di nuovo: ottiene la messa alla prova

Donato Paladini

NAPOLI – Ladro di Jeep viene scoperto di nuovo a rubare, arrestato e scarcerato.
Donato Paladini 28enne napoletano di Scampia, difeso dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, era stato arrestato in flagranza di reato per tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Il giovane era stato sorpreso a Lusciano lo scorso 9 maggio mentre, con 3 complici – di cui 2 ignoti -, con l’ausilio di una centralina elettronica rubava una Jeep Renegade. Subito erano intervenute le forze dell’ordine che si trovavano in zona, che avevano tentato di fermare i malviventi. Questi, però, per guadagnarsi la fuga, avevano investito 2 appartenenti alle forze dell’ordine. Avevano successivamente dato inizio ad una colluttazione con gli stessi,  cagionando lesioni guaribili in 7 giorni. Avevano così arrestato Donato Paladini e Catello Russo, trasferiti poi presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, per beneficiare infine degli arresti domiciliari.
I due processati con il rito abbreviato dal Giudice del Tribunale di Napoli Nord, a fronte della richiesta del pubblico ministero di 4 anni ed 8 mesi di reclusione, venivano condannati alla pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione, con le circostante attenuanti generiche. Non avendo impugnato la Sentenza, con la Legge Cartabia la condanna era stata diminuita a 2 anni e 9 mesi di reclusione e Donato Paladini, che si trovava agli arresti domiciliari, su istanza dell’avvocato Poziello, si è visto revocare la misura cautelare, così ritornando in libertà con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Purtroppo però veniva riacciuffato per la commissione di un ulteriore furto in flagranza di reato dai xarabinieri della Stazione di Scampia, mentre era sottoposto all’obbligo di firma, che gli faceva riaprire le porte del carcere di Poggioreale.
Il magistrato di sorveglianza di Napoli Dottoressa Elvira Castelluzzo gli ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali in via provvisoria ed in attesa della camera di consiglio, su istanza dell’avvocato Poziello, concedendo così al giovane la possibilità di andare a lavorare presso un mercato rionale come venditore ambulante e scontare la pena residua.

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