Roma, 5 mag. (LaPresse) – Si è concluso ieri sera l’iter istituzionale per la decadenza di Sergio Pirozzi dalla carica di Sindaco. L’ex Primo Cittadino, con uno scritto fatto pervenire al consesso riunito, ha rivolto un pensiero alle vittime del sisma e un saluto e un augurio di buon lavoro alla squadra che da oggi sarà guidata da Filippo Palombini in qualità di Sindaco facente funzioni.
Palombini, dopo aver ringraziato Pirozzi per il lavoro svolto fino ad oggi, ha detto: “Sento il dovere, prima di tutto, di salutare il nostro sindaco, che è stato un grande sindaco, sia in tempo di pace che in tempo di guerra e ha saputo affrontare da primo cittadino un evento così drammatico come il terremoto che ci ha colpito. Questo Consiglio – ha detto poi – non deve trascinarsi fino al prossimo anno: è piuttosto una nuova vicenda di un gruppo di persone che ha lavorato fino ad oggi e che sa che deve accompagnare la popolazione per un anno che sarà difficilissimo. Ora dobbiamo gettare le basi della rinascita. Un compito difficile, dobbiamo essere consci, dunque, del ruolo che abbiamo”.
“Questo non sarà un governo tecnico, anche se di tecnico ci sarà molto da fare – ha detto ancora -. Non possiamo non tenere conto della politica, ci sono tante cose che dobbiamo chiedere alla politica, sia al Governo regionale che nazionale, e lo dovremo fare senza personalismi e senza bandiere. Chi ci governa è una Istituzione ed è alla Istituzione che Amatrice deve chiedere”.
Tre le parole chiave della nuova vicenda amministrativa targata Palombini: ascolto, analisi, proposte. “Questo consiglio dovrà, per le scelte future, ascoltare al massimo la popolazione”, ha precisato Palombini, che ha aggiunto: “Un consiglio come il nostro, che deve gettare le basi per il futuro e stabilizzare il presente, deve fissare dei temi. Dobbiamo probabilmente ragionare pensando a un impegno importante e intanto occorre fissare i principi: la parola chiave quando si parla di Amatrice è ‘ricostruzione’. Che non è solo quella delle case, la vera priorità è la ricostruzione del tessuto sociale ed economico: senza questi, pensare di ricostruire le case sarebbe inutile. Ovviamente, c’è il tema centrale della ricostruzione: ho avuto un incarico il 25 agosto 2016 e lo porto avanti. Abbiamo un percorso da seguire, abbiamo redatto una Carta dei Valori che ci fa capire dove si va. Per me – ha concluso Palombini – il Sindaco deve essere il terminale del processo, quel processo che parte dalla base. Condivisione, dunque, lavori in Commissioni aperte anche ai rappresentanti della cittadinanza, ma in ogni caso non esiterò a prendere decisioni anche in piena autonomia qualora trovassi ostacolo o inerzia”.