POMIGLIANO D’ARCO – Si accendono i riflettori sull’amministrazione comunale di Pomigliano d’Arco, dove ieri mattina si è ufficialmente insediata la Commissione d’accesso agli atti. L’iniziativa, voluta dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, su delega del ministro dell’Interno, punta a verificare la sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione o collegamenti della criminalità organizzata nell’attività amministrativa del Comune. La notizia è stata resa nota dalla stessa amministrazione comunale tramite un comunicato ufficiale. Secondo quanto riportato, la Commissione avrà tre mesi di tempo per condurre la propria indagine, un periodo che potrà essere prorogato una sola volta per ulteriori tre mesi. L’obiettivo è quello di analizzare in profondità la gestione degli atti amministrativi e valutare se esistano criticità o irregolarità che possano indicare l’influenza di organizzazioni criminali all’interno del contesto amministrativo locale.
Il primo cittadino di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, ha accolto l’arrivo della commissione con un atteggiamento sereno e fiducioso: “Poiché siamo tranquilli e certi dell’operato integerrimo di questa amministrazione comunale, attendiamo i riscontri della stessa Commissione d’accesso con la massima serenità”. Russo, 84 anni, è una figura storica della politica locale: rieletto nel maggio 2023 con un ampio consenso del 72,5 per cento, guida una maggioranza di centrodestra e si trova attualmente al suo settimo mandato da sindaco. Con circa 40mila abitanti, Pomigliano d’Arco rappresenta uno dei poli più significativi della provincia di Napoli, grazie anche alla presenza dello stabilimento Stellantis e di altri insediamenti industriali di rilievo. L’importanza strategica del territorio, sia dal punto di vista economico che sociale, rende la città particolarmente sensibile al rischio di infiltrazioni criminali, un fenomeno purtroppo diffuso nell’area campana. Le Commissioni d’accesso vengono nominate in situazioni di particolare criticità amministrativa o quando emergono sospetti di infiltrazioni mafiose nelle istituzioni locali. Il loro compito è quello di esaminare dettagliatamente i documenti amministrativi, gli atti di gestione e le procedure adottate dall’ente, al fine di valutare l’esistenza di condizionamenti o irregolarità. Al termine del periodo di accesso, la Commissione redigerà una relazione dettagliata che verrà trasmessa al prefetto e successivamente al ministro dell’Interno per le valutazioni del caso. Non si sono fatte attendere le reazioni dello schieramento di opposizione.
“Aspettiamo gli esiti con il nostro consueto senso istituzionale e ci mettiamo a disposizione della Commissione per quanto di nostra conoscenza e competenza – hanno affermato i gruppi consiliari ‘Per’ e ‘Rinascita’ – In attesa di conoscere le motivazioni che hanno portato all’invio di una Commissione d’acceso, dobbiamo ammettere che la notizia non ci sorprende più di tanto. E ci sembra opportuno ricordare le circostanze in cui, in modo pubblico e nelle sedi istituzionali, abbiamo evidenziato quanto potevano essere dannose per la città sia talune dichiarazioni politiche sul rapporto tra territorio e malavita sia diverse scelte amministrative”. “Seguiremo gli sviluppi con la massima attenzione, esprimiamo intanto la nostra solidarietà alla comunità cittadina, che merita ben altre ribalte mediatiche”, concludono i consiglieri.
“Pomigliano è la mia città e oggi è scossa da un fatto grave, con l’invio della Commissione d’accesso da parte del prefetto di Napoli su indicazione del ministro dell’interno, per verificare eventuali infiltrazioni camorristiche – ha commentato, invece, Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale – Si tratta di una circostanza che mai avrei desiderato per la mia Pomigliano, da sempre un modello per il territorio, da sempre emblema di operosità, cultura, competenza, e che getta un’ombra densa sulle istituzioni. Come persona e come politico che si batte da sempre per la giustizia e la buona amministrazione mi aspetto che si faccia presto chiarezza, con l’auspicio che possano dissiparsi quei sospetti che allarmano ogni cittadino che ama la propria città e ha a cuore la legalità”.