NAPOLI – Dopo due anni di rincari significativi, il mercato dell’Rc Auto in Italia mostra segnali di stabilizzazione, pur continuando a evidenziare forti disparità tra le diverse regioni. Secondo un’analisi condotta dal portale Segugio.it, il premio medio annuale ha registrato un incremento più contenuto nel 2024, con un +1,5% rispetto al quarto trimestre del 2023. Tuttavia, il costo medio nazionale si attesta a 464,4 euro, con picchi che superano abbondantemente questa soglia in alcune aree del Paese.
Nonostante la lieve crescita a livello nazionale, alcune regioni hanno registrato aumenti significativi. Il Lazio, in particolare, si distingue per un incremento annuo del 6,3%, quasi cinque volte superiore al tasso di inflazione dell’1,3% registrato a dicembre 2024 dall’Istat. Questo porta il premio medio regionale a 541 euro, il secondo più alto in Italia.
La Campania si conferma ancora una volta la regione più costosa per l’Rc Auto, con un premio medio che raggiunge i 741 euro, segnando un ulteriore aumento del 3,6% rispetto all’anno precedente. Tra le altre regioni con aumenti rilevanti troviamo la Valle d’Aosta (+5,8%, ma con un premio medio più basso di 372 euro) e il Friuli Venezia Giulia (+4,9%).
Nel Lazio, tutte le province hanno visto un aumento del premio medio Rca, con Viterbo che registra il balzo più significativo (+10,7%), seguita da Latina (+7,3%). Roma, la provincia con i premi più alti, raggiunge un premio medio di 549,9 euro, con un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Non mancano, però, regioni in controtendenza. Il Molise guida la classifica dei ribassi, con un decremento notevole del 10,7% e un premio medio di 378 euro. Seguono Abruzzo, Sicilia, Calabria e Marche, che hanno beneficiato di un calo dei costi assicurativi nel corso del 2024.
La costante crescita del premio medio Rca ha spinto un numero crescente di automobilisti a confrontare le tariffe offerte dai vari assicuratori. Il tasso di cambio assicurativo è aumentato del 47% dal 2021, raggiungendo il 16,9% nel 2024. Tuttavia, secondo l’Osservatorio assicurativo di Segugio.it, oltre la metà dei consumatori potrebbe risparmiare tra il 25% e il 50% del premio semplicemente confrontando le offerte. Questa opportunità, tuttavia, rimane sottoutilizzata, suggerendo che molti automobilisti non sono ancora pienamente consapevoli dei vantaggi economici derivanti dalla comparazione tariffaria.
La stabilizzazione dei prezzi dell’Rc Auto potrebbe rappresentare un sollievo per i consumatori, ma le disparità regionali continuano a essere un problema significativo. Le province del Lazio e la Campania, in particolare, restano zone critiche, con costi che gravano in modo sproporzionato sui bilanci familiari. La crescente propensione al confronto delle tariffe è un segnale positivo, ma occorrono ulteriori interventi per garantire una maggiore equità nei costi assicurativi, riducendo il divario tra le diverse aree del Paese. Tornando alla Campania, secondo Assoutenti la provincia di Napoli si conferma la più cara d’Italia, con una media di 600 euro per polizza, seguita da Prato (586 euro) e Caserta (537 euro). Sul versante opposto, Enna è la città più economica, con un premio medio di 293 euro, seguita da Potenza (306 euro) e Oristano (308 euro). Tra la provincia più cara e quella più economica, il divario raggiunge i 307 euro. L’incremento più marcato dei premi assicurativi si registra a Roma, dove le tariffe sono aumentate del +10,5% rispetto allo scorso anno. Seguono Sondrio (+9,8%) e Aosta (+9,5%). L’aumento più contenuto si osserva invece a Crotone, con un rialzo del +2,3%.
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