De Laurentiis, recriminazioni tardive: “Ci hanno tolto 8 punti dalla Juventus”

Il presidente e il tecnico di nuovo ai ferri corti @La Presse-Corradetti

NAPOLI (Francesco De Sio) – E’ stato un Aurelio De Laurentiis non banale quello che ha presentato il ritiro estivo di Dimaro, che gli azzurri terranno dal prossimo 10 al 30 luglio in preparazione della prossima stagione. Inevitabile qualche battuta sul futuro di Sarri. Per quanto riguarda il campionato in corso, invece, la sensazione è che il momento giusto per fare recriminazioni ed alzare la voce fosse passato da un po’.

LE RECRIMINAZIONI

“Lo scudetto? Vediamo se vinciamo domenica e poi l’ultima partita del campionato – ha detto il patron in merito alla volta ormai compromessa contro la Juve –. Laddove dovessimo vincere il distacco dalla Juve rimarrebbe contenuto e allora potremmo dire: ce li avevamo o non ce li avevamo otto punti in più? E allora diremo ‘strunz’ a chi ha creato questo casino, in modo che l’anno prossimo non lo sia. La distanza adesso è di 6 punti e se la manteniamo fino alla fine, se ci sono stati rubati otto punti, io dichiaro che lo scudetto è del Napoli e ce l’hanno levato. Qualcuno delle organizzazioni, la non applicazione vera della Var, il comportamento discutibile arbitrale. Qualcuno ci avrà tolto questi 8 punti, non dobbiamo avere paura di dire le cose come stanno. C’è questa connettività silente. Questo è il paese più inquinato che ci sia al mondo”.

IL FUTURO DI SARRI

Poi De Laurentiis ha affrontato la questione della delicatissima questione della conferma di Sarri. “Auguriamoci che possa restare lui – premette sibillino -. Io spero di sì, nutro meno dubbi, poi non posso costringere le persone con la forza. Il progetto Napoli continuerà alla grande. Con Sarri abbiamo un appuntamento la prossima settimana, lui deve preparare la partita fuori casa. Ci siamo dati appuntamento e vedremo. Sono molto sereno sull’argomento. Ho scelto io Sarri contro il parere di tutti. Una carenza di motivazioni? Noi non dobbiamo fare nulla. Ha fatto tre anni importanti, lui ha dato qualcosa a noi, noi a lui”.

LA STOCCATA

Malgrado gli elogi il patron non ha risparmiato una piccola bacchettata: “Non credo che lui possa lamentarsi da un punto di vista della sua biografia calcistica di questi tre anni. Ha costruito un bel modulo di gioco, tutti lo hanno esaltato, ma noi vincevamo anche prima. Con gli stipendi inferiori di un terzo, siamo arrivati secondi con Mazzarri. Il numero di punti era sicuramente minore, anche con il signor Benitez. Non è vero che sono andati via perché non andavano d’accordo con me. Mazzarri voleva andare alla Juve e poi rimase per 4 anni. Benitez aveva il contratto per un anno e un’opzione che lui non credeva che io avrei esercitato. Rimase spiazzato”.

L’ELOGIO AL PERCORSO

“Il signor De Laurentiis – ha ricordato non senza un pizzico di orgoglio – in questi anni che è stato a capo del Napoli, dove il Napoli è da nove anni in Europa, ha creato dei campionissimi che ci hanno invidiato. Da noi qualcuno è diventato un campionissimo. Da noi qualcuno ha fatto 30 gol quando ne segnava 14. Tutte le pedine che abbiamo messo in campo e hanno avuto la loro importanza. La società è l’elemento portante in ogni attività e il produttore è più importante del regista”.

LO STADIO NUOVO

Finale sullo stadio, dove dovranno essere eseguiti dei lavori importanti di manutenzione verso le Universiadi: “Napoli è una città difficilissima e complicatissima con delle situazioni non solo ambientali, ma di amministrazioni locali discutibili. Mi sono dovuto sentir dire dal Comune che bisogna fare i lavori ad ottobre, novembre e dicembre. Ma non esiste. Si vuole penalizzare il tifoso dal venire allo stadio perché così chiuderanno dei settori. Si sono fatti i calcoli per fare l’assist al fratello del sindaco che deve fare i suoi concerti, per questo cominciano più tardi i lavori. I lavori devono cominciare il 21 maggio, facile fare il populista con la maglia azzurra solo quando la squadra vince, per farsi belli con i tifosi. Bisogna tirare la corda dalla stessa parte, altrimenti vediamo chi è il più forte”.

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