Olimpiadi 2026, Zaia assicura: “A Cortina non faremo cattedrali nel deserto”

Le dichiarazioni del governatore del Veneto sulla candidatura ai Giochi della nota località turistica

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 24-10-2017 Roma Politica Porta a Porta. Ospiti Luca Zaia e Michele Emiliano Nella foto Luca Zaia Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 24-10-2017 Roma (Italy) Politic Porta a Porta. Guests Luca Zaia and Michele Emiliano In the pic Luca Zaia

MILANO (LaPresse)Luca Zaia, governatore del Veneto, torna a parlare della candidatura di Cortina alle Olimpiadi 2026. “Noi non abbiamo bisogno di costruire cattedrali nel deserto. Nel 2021 a Cortina ci saranno i Campionati mondiali di sci. Noi facciamo economia di scala. Aggiungo che Cortina, a differenza di Milano e Torino che possono candidarsi a tutto, può ambire solo a fare i Giochi invernali. Se gli togliamo pure questa opportunità al più grande complesso d’Europa, a cosa può candidarsi?“.
Così il governatore in un’intervista a la Stampa, sulle Olimpiadi del 2026.

Zaia punta sulla lunga tradizione di Cortina in vista delle Olimpiadi 2026

Il governo si è tirato fuori, è un atto di assoluta coerenza. Sono i tecnici che devono decidere“, aggiunge. “Milano non ha la neve e impianti invernali. Cinque discipline dei Giochi si svolgerebbero in montagna, cinque in città e cinque a Saint Moritz, cioè in Svizzera. Anche Torino ha quattro gare in città, una a Pinerolo e dieci in montagna. La scelta di Cortina invece consente di svolgere tutte e quindici le gare dove si scia regolarmente e dove c’è il più grande hub di sport invernali d’Europa.
Abbiamo una lunga tradizione: i primi Giochi olimpici in Italia vennero fatti a Cortina nel 1956. Se nel 2026 venissero aggiudicati a noi potremmo festeggiare i 70 anni delle Olimpiadi sulla neve“.

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