Milano (LaPresse) – “Stupore” nei confronti del Quirinale e “rammarico” nei confronti dei magistrati della procura siciliana sulla vicenda dello sbarco a Trapani dalla Diciotti dei 67 migranti. Così il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini in un colloquio con Repubblica. “Sono loro che si stanno assumendo questa responsabilità“, rimarca il capo del Viminale, ricordando che “in altri casi analoghi erano state compiute scelte diverse”. “Se vogliamo dirla tutta – aggiunge -, se i magistrati pensano che a bordo non sia successo nulla, allora smentiscono il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e la guardia costiera che da lui dipende e che aveva parlato di rivolta: io a quello ero fermo. E gli elementi in mio possesso confermano altro. Se adesso è cambiato qualcosa…“.
“Domenica vado a Mosca ad assistere alla partita e tifo Croazia, compro la maglia a scacchi, la Francia proprio no...”, si lascia andare il vicepremier, e se in tribuna autorità si ritroverà col presidente Macron “piuttosto mi alzo e me ne vado in curva“.
Il ministro dell’Interno si sofferma sulla decisione del presidente Mattarella ed attacca la Procura di Trapani
“Il Presidente Mattarella non si è mai intromesso in quello che abbiamo fatto, sono sereno e tranquillo. Faccio e farò tutto quello che garantisce la sicurezza degli italiani“. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Rtl 102.5. “Io non ho nulla da chiarire, ma mi farebbe arrabbiare se tutti quelli che sono sbarcati rimanessero a piede libero“, ha aggiunto.